Migranti al Bione, spunta uno striscione di protesta di Casapound

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striscione

LECCO  – “Bione agli immigrati, pompieri abbandonati”. È quanto si legge sullo striscione affisso la scorsa sera da CasaPound Italia Lecco ina via Amendola.

Il  movimento di destra nei giorni scorsi aveva consegnato ufficialmente al Comune e alla prefettura una richiesta di chiarimenti sulla tendopoli di Bione, allestita per accogliere immigrati.

“Il sindaco – spiega Cpi in una nota – dice di non avere alcun potere in merito, quindi, raccogliendo le perplessità dei cittadini, per avere qualche chiarimento ci siamo rivolti alla signora Prefetto. In particolare, vorremmo sapere per quanto tempo intende occupare l’area, che dovrebbe rimanere libera perché adibita ad accogliere ‘fiere itineranti’, come spiegato dall’amministrazione comunale quando ai Vigili del Fuoco è stata negata la possibilità di utilizzarla per la costruzione di una nuova caserma, visto che quella attuale versa in pessime condizioni”.

“Risulta quanto meno paradossale – sottolinea Cpi – che il sindaco da un lato rivendichi l’autorità sull’area in questione quando si tratta di negare i permessi ai Vigili del Fuoco e dall’altro la neghi, affidandola alla prefettura, quando gli vengono chiesti chiarimenti sulla tendopoli degli immigrati.  Il sospetto – prosegue CasaPound Lecco – è che questo campo non sarà affatto provvisorio, visto non solo che l’emergenza immigrazione assume di giorno in giorno la portata di una vera e propria invasione, ma anche data l’installazione di moduli abitativi in container al posto delle tende”.

“Lascia fortemente perplessi, inoltre, la decisione di impiegare strutture della Protezione Civile/Ministero dell’Interno, tanto più in considerazione del fatto che ci avviamo verso la stagione invernale che può causare delle criticità di tipo idrogeologico anche serie sul territorio della Provincia. Per questo – conclude la nota di Cpi – chiediamo che la prefettura, che in quasi 30 giorni non ci ha ancora risposto, ci fornisca anche i dati precisi sulle giacenze non occupate per la tendopoli”.