Migranti, confronto in consiglio. Bocciate le richieste della Lega

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La seduta consiliare di lunedì sera a Calolzio

 

CALOLZIO – Da un lato l’amministrazione che con l’adesione al piano di accoglienza diffusa sostiene la salvaguardia della città dal rischio di trovarsi un numero superiori di richiedenti asilo da ospitare, dall’altro la minoranza, Lega Nord in prima fila, che chiede maggior controllo e, in merito allo stabile che accoglierà gli ospiti, un progetto che vada oltre l’attuale emergenza migranti.

Durante il Consiglio Comunale di lunedì, l’ultimo prima della pausa estiva, sono stati portati due ordini del giorno relativi alla tematica accoglienza e le discordanze, come facilmente immaginabile, non sono mancate.

L’Assessore Valsecchi Luca Giovanni

Ad illustrare il primo, un approfondimento sullo Sprar, è stato l’assessore ai Servizi Sociali Luca Valsecchi (Cittadini Uniti per Calolziocorte): “Alcune premesse sono necessarie – ha esordito – attualmente presso il Centro di Accoglienza Straordinaria (Cas, ndr) di Calolzio ci sono 16 richiedenti asilo. L’adesione allo Sprar riconosce ai comuni la possibilità di applicazione della clausola di salvaguardia e di riconversione del Cas in Sprar. Calolzio ha aderito lo scorso aprile: il bando di gara per l’affidamento del servizio ad un gestore è in corso d’opera, solo alla sua chiusura lo Sprar sarà effettivamente adottato”.

Lo stabile in questione sarà con ogni probabilità l’ex Asl cittadina, individuato come sede più adatta per l’accoglienza nel periodo di emergenza. Su questo punto è intervenuta la Lega Nord, chiedendo maggiori garanzie: “Visto e considerato che aderendo allo Sprar la Giunta si è resa disponibile a fornire alloggi a richiedenti asilo e profughi riteniamo fondamentale valutarne tutte le possibili implicazioni, in particolare quelle relative alla sicurezza e agli aspetti socio sanitari” ha detto Marco Ghezzi che ha quindi illustrato il suo ordine del giorno.

“Chiediamo al sindaco e agli assessori competenti di relazionare dettagliatamente la situazione e chiediamo che sia previsto un registro comunale con i nominativi degli ospiti periodicamente aggiornato e consultabile dai consiglieri per verificare identità e titoli di accoglienza degli ospiti” ha proseguito il capogruppo leghista, passando poi allo stabile da destinare all’accoglienza.

Il capogruppo Lega Nord Marco Ghezzi

“Ogni proposta dovrebbe essere prima discussa e approfondita dalle commissioni competenti e successivamente approvata dal Consiglio Comunale, eventualmente sentite le osservazioni dei cittadini. Inoltre, visto che quello dell’ex Asl è uno degli stabili più belli della città, vorremmo che venga realizzato un progetto dettagliato della ristrutturazione: alla fine dell’emergenza dovremo avere un immobile funzionante e utilizzabile dai cittadini di Calolzio e da stranieri residenti sul territorio da almeno cinque anni in difficoltà. Se dobbiamo spendere i soldi che vengano spesi bene ” ha concluso Ghezzi.

Un ordine del giorno quello della Lega respinto dopo un’ora abbondante di dibattito. Approvato invece quello della maggioranza: “L’adesione allo Sprar non condivisa dalla minoranza – ha spiegato l’assessore Valsecchi – è stata repentina perché in caso contrario il Prefetto avrebbe disposto un numero di profughi indefinito sul territorio. In questo modo invece la soglia del 3,5% non dovrebbe essere superata”.

“A Calolziocorte si potrebbe quindi presto raggiungere la quota totale prevista di 42 migranti. Oggi già 16 sono ospiti dell’ente gestore che opera in Calolziocorte” Nessuna indicazione sulle effettive tempistiche di attivazione dello Sprar e dell’arrivo degli ospiti: il bando per individuare un ente ‘alleato’ del Comune (pubblico o privato) che gestisca lo stabile e l’accoglienza è in corso d’opera.