Migranti, gli arrivi non si fermano. Il Governo ignora i sindaci

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LECCO – I flussi non si fermano, continuano: nel corso dell’ultima settimana una quarantina migranti sono stati assegnati al territorio lecchese, tra questi i 25 che saranno alloggiati ai Piani Resinelli, altri sono stati distribuiti nei centri di accoglienza già aperti sul territorio.

Non si ferma neanche l’emergenza legata alle necessità di trovare strutture dove ospitare i nuovi arrivi e i richiedenti asilo già ospiti dell’Hub Bione che dovrà essere smantellato entro metà agosto, per consentire ai pompieri di iniziare i lavori per la nuova caserma.

Questo nonostante i sindaci del territorio, giusto un mese fa, abbiano chiesto al Governo una sospensione dei trasferimenti di migranti in provincia di Lecco (vedi articolo), in vista dello sgombero del centro di accoglienza del Bione, con oltre duecento persone che dovranno essere ricollocate altrove:

Filippo Galbiati

“Gli arrivi stanno proseguendo in questa fase – conferma Filippo Galbiati, sindaco di Casatenovo e presidente dell’assemblea dei sindaci che giovedì ha partecipato alla riunione convocata in Prefettura – il prefetto ha comunicato che ci sono stati contatti con il Ministero ma la risposta definitiva non l’abbiamo ancora”.

“Allo stato attuale risposte formali non ne sono arrivate” ribadisce anche Riccardo Mariani, assessore comunale alle Politiche Sociali di Lecco.

E così i Comuni ancora una volta devono rimboccarsi le maniche e collocare vecchi e nuovi arrivi nei posti che si renderanno disponibili grazie al bando per l’accoglienza straordinaria (Cas) che si è chiuso nei giorni scorsi e di cui si attendono gli esiti entro fine luglio. Riguardo al numero di candidature che sono pervenute “non possiamo dire nulla al momento – riferiscono Galbiati e Mariani – attendiamo che si concludano le procedure”.

I tempi stringono, vista l’imminente chiusura del principale centro di accoglienza cittadino, e la decisione è quella di “effettuare trasferimenti già ora, gradualmente, ogni qualvolta avremo immediata disponibilità di posti, in modo da iniziare a svuotare il centro”.

Giusto mercoledì, Mandello ha accolto i suoi primi 11 richiedenti asilo: si tratta di cittadini di origine africana, giovanissimi, il maggiore ha 27 anni, e hanno trovato posto nella casa in via alle Villette messa a disposizione da una cittadina mandellese. Di loro se ne occupa la cooperativa L’arcobaleno con sede a Lecco in via Mascari.

Il sindaco di Pescate, Dante De Capitani

Sempre in questi giorni una ventina sono stati invece diretti a Malgrate, intanto però alcuni sindaci alzano le barricate, per primi Oggiono e Pescate: “Dovranno passare sul mio cadavere – dice Dante De Capitani, primo cittadino pescatese – per nessuna ragione saranno accolti migranti a Pescate. Noi gli autocarri non li mettiamo a proteggere le notti bianche ma a proteggere il nostro paese da queste orde di mantenuti a sbafo. Mandare i migranti a Pescate sarebbe una provocazione intollerabile a cui risponderemo in ogni modo”.

Galbiati rassicura che al momento non sarebbero state avanzate proposte di alloggi né a Pescate né a Oggiono, “mi sono preso l’onere di informare tutti i sindaci tempestivamente e immediatamente, in modo da dare il tempo necessario alle amministrazioni di valutare tutte le ipotesi e scavalcare la loro competenza”. A Calolzio invece “nulla di definitivo”, dice Galbiati, rispetto all’ipotesi di ospitare migranti nell’ex ASL. “C’è una riflessione in corso tra Amministrazione Comunale e Prefettura”.

Nel frattempo si starebbe allargando la lista dei Comuni aderenti alla rete Sprar, la seconda accoglienza destinata a quanti hanno ottenuto il riconoscimento dello status di profughi. Al momento  sono 236 i migranti ospiti in provincia che si sono visti approvare la richiesta di asilo, altri 198, dopo la bocciatura della domanda, hanno presentato ricorso. “C’è una clausola salvaguardia, derivata dall’accordo tra Anci e Ministero applicabile a quei Comuni aderenti allo Sprar che non sono tenuti ad accoglienze straordinarie” fa sapere Mariani. A breve si conosceranno anche gli esiti di questo bando e quanti nuovi posti sarà possibile reperire sul territorio.