Mons. Cecchin: “Non lasciate cadere il sogno. Costruite il nuovo oratorio”

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Don Franco dinnanzi al plastico che riproduce la basilica e il nuovo oratorio
Monsignor Franco Cecchin

 

LECCO – E’ il momento dei saluti Mons. Franco Cecchin: dopo 11 anni di servizio nella comunità lecchese, nei prossimi giorni il sacerdote lascerà l’incarico da prevosto, che sarà ricoperto da don Davide Milani, per assumere il nuovo ruolo alla guida del movimento della Terza Età della Diocesi di Milano.

La sua partenza sarà salutata sabato dai fedeli della parrocchia di Pescarenico e domenica mattina nelle celebrazioni alla Basilica di San Nicolò, con la presenza del sindaco e delle istituzioni locali.

Malgrate Porto, che è parte della Comunità Pastorale Madonna del Rosario, lo ha già festeggiato nei giorni scorsi con l’inaugurazione del restauro di Palazzo Recalcati, sede della parrocchia. Un progetto andato a buon fine grazie all’impegno della comunità e del clero, così come l’analogo intervento realizzato al Convento di Pescarenico, oggi quasi completamente restaurato.

“Tenere in piedi la Chiesa, nel senso strutturale del termine, significa tenere in piedi la tradizione. Con l’aiuto delle persone siamo riusciti a restituire a Pescarenico un edificio che è importante per la sua storia e per la sua collocazione in uno dei principali luoghi manzoniani della città” ha ricordato il sacerdote che lascia in eredità a Lecco un cammino da proseguire, quello per la costruzione del nuovo oratorio di San Nicolò.

Don Franco dinnanzi al plastico che riproduce la basilica e il nuovo oratorio

 

“Un sogno che attende da quarant’anni – ha ricordato mons. Cecchin – ancor prima del mio arrivo c’era l’intenzione di progettare un Centro di Comunità, articolato e aperto a tutti, che fosse il cuore della cristianità lecchese, ma in tutto questo tempo non erano stati fatti molti passi avanti”.

Il progetto oggi esiste, redatto dall’arch. Giorgio Melesi, l’area vi è sempre stata ed è l’ex Faini che si estende adiacente alla Basilica ed una prima fase dell’intervento ha già avuto compimento con la riqualificazione della scuola dell’infanzia e che ha aggiunto un nuovo recentissimo tassello: la firma della convenzione con la Caritas per la Casa della Carità che diventerà la nuova struttura dedicata ai più deboli.

Don Franco ha voluto farne annuncio solo oggi, a pochi giorni dalla sua partenza, come ultimo regalo alla città: “Sarà un centro di formazione, di ascolto, con mensa ed una trentina di posti per i senzatetto che quindi potranno essere ospitati non solo per il periodo invernale ma in modo permanente, con due o tre locali che serviranno per le emergenze. Un luogo di accoglienza per realizzare la Chiesa delle genti”.

L’ultimo libro di monsignor Cecchin, è la sua 20esima pubblicazione , 10 i libri scritti a Lecco

 

Il nuovo oratorio, invece, attende un aiuto economico da parte della comunità e diverse iniziative di raccolta fondi sono state messe in campo per racimolare le risorse. Anche il ricavato l’ultimo libro scritto dal monsignore (‘Emozioni e pensieri a Lecco’) sarà destinato a questa causa.

“In questi giorni sto ricevendo dei regali dai parrocchiani, io per me chiedo però solo una preghiera, il regalo più bello che potete fare è quello di una donazione in favore del nuovo oratorio. E’ il sogno che vi lascio”.

L’invito assume anche una certa severità da parte del sacerdote, perché oggi le condizioni dell’oratorio non sono certo degne di una città capoluogo: “Lecchesi cattolici e non, risvegliate il vostro desiderio di non perdere la faccia – esorta Cecchin– non possiamo lasciare 15 mila metri quadrati di area in modo così disadorno e serve una realtà che sia per i nostri giovani, che prepari la giusta società. Dove avete messo il vostro orgoglio?”