Mons. Cecchin verso la ‘pensione’, a febbraio le dimissioni da prevosto

Tempo di lettura: 3 minuti
Il prevosto, monsignor Franco Cecchin
Il prevosto, monsignor Franco Cecchin

 

LECCO – Si avvicina il 75esimo compleanno e mons. Franco Cecchin si appresta a salutare la sua amata Lecco: il raggiungimento del limite d’età per il servizio sacerdotale, così come stabilito dal Codice di Diritto Canonico fissa, lo invita a presentare la rinuncia all’ufficio proprio nel decimo anno di incarico come prevosto del capoluogo manzoniano, festeggiato ad ottobre.

Ma don Franco, con l’entusiasmo e forza d’animo che l’hanno fatto conoscere ai lecchesi, non vuole sentir parlare di ‘pensionamento’.

“Il prossimo 2 febbraio compirò 75 anni anni, presenterò le dimissioni da parroco della comunità della Madonna del Rosario e da prevosto di Lecco – ci racconta – dopodiché mi rimetterò alla volontà del nostro arcivescovo, mons. Mario Delpini, rendendomi disponibile a ciò che lui riterrà più opportuno”.

Un’opportunità per il sacerdote potrebbe essere quella di risiedere in una parrocchia con attività pastorale nella zona sud di Milano, avvicinandosi ai suoi famigliari.

“Sono molto sereno – aggiunge il prevosto – il futuro è nella misericordia di Dio, abbiamo a disposizione solo il presente e continuerò a dare il meglio di me in questo tempo”.

Di origini mantovane, don Franco è stato ordinato sacerdote nel 1969 e nel 1972 ha conseguito la laurea in Teologia. Nei primi tre anni di sacerdozio ha lavorato insieme ai giovani, nella zona di via Mecenate, la periferia ad est di Milano. L’attività giornalistica è sempre stata parte del suo servizio alla Chiesa, prima come collaboratore per Avvenire, Famiglia Cristiana e Jesus, poi la radiofonia e l’incarico di direttore responsabile di Radio A, emittente della diocesi di Milano.

Per quindici anni, dal 1992 al 2007, è stato parroco di Milano 3-Basilio, “la parrocchia del futuro” come la definisce lo stesso Cecchin, per la forte presenza multireligiosa e multietnica che ne contraddistingue la comunità residente.

Poi, nell’ottobre del 2007, l’arrivo a Lecco alla parrocchia di San Nicolò, come prevosto della città, poi l’incarico che si è esteso anche alla parrocchia di S. Carlo al Porto di Malgrate, diventato parte di un’unica comunità pastorale, “Madonna del Rosario”, che dal 2011 raggruppa le parrocchie S. Nicolò, S. Materno in Pescarenico e S. Carlo al porto in Malgrate.

Prima nel 2008 e poi di nuovo nel 2015 è nominato Decano di Lecco, con l’incarico di coordinare 27 parrocchie per una popolazione di oltre 87 mila abitanti. In questi anni tanto si è speso per il progetto del nuovo oratorio della parrocchia di S. Nicolò e per la nascita della Casa della Carità, un sogno che Lecco attende da 40 anni  e che lo scorso agosto ha visto la stipula del piano attuativo siglata da parrocchia e Comune di Lecco.