Moschea in corso Promessi Sposi, la Lega ‘interroga’ il sindaco

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Una foto scattata all'interno della palestra utilizzata dai musulmani in corso Promessi Sposi
Una foto scattata all’interno della palestra utilizzata dai musulmani in corso Promessi Sposi

 

LECCO – Dopo aver sollevato il caso della moschea di Pescarenico (vedi articolo), la Lega punta ora il dito su un’altro locale di ritrovo per i fedeli islamici: una palestra in corso Promessi Sposi, situata accanto alla sede del Tribunale, utilizzata già da qualche anno dai musulmani per le loro cerimonie religiose.

Nel prossimo consiglio comunale, fissato per giovedì, il Carroccio presenterà una nuova interrogazione all’amministrazione Brivio per chiedere conto della situazione dell’immobile posto al civico 23 del viale che dal Caleotto risale verso Acquate.

I consiglieri della Lega hanno effettuato dei sopralluoghi durante il mese di marzo: “Allo stato attuale, da quanto abbiamo potuto apprendere, il locale sarebbe occupato e intestato ad un’ associazione di cui omettiamo la denominazione – scrivono nell’interrogazione – Da quanto constatato visivamente dagli interroganti, il locale è soggetto ad afflusso e deflusso di numerose persone in particolar modo nella giornata del venerdì, dalle ore 12 alle ore 13.30 da circa 90 persone”.

La Lega chiede quindi al sindaco se l’amministrazione è a conoscenza della situazione del locale e abbia ricevuto segnalazioni da privati cittadini, dalla polizia locale o da altre forze dell’ordine, se segnalato come luogo di ritrovo e o di culto e a che funzione sia effettivamente adibito. Il Carroccio chiede se siano rispettate tutte le normative previste in materia dai regolamenti regionali e comunali.
Qui il testo completo dell’interrogazione