Musica classica in quota domenica 16 agosto al rifugio Elisa

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Concerto di musica classica domenica 16 agosto al rifugioElisa, in Alta Val Meria.
Concerto di musica classica domenica 16 agosto al rifugio Elisa, in Alta Val Meria.

 

MANDELLO – “La musica, come la montagna, è la salvezza dal caos”. E’ racchiusa in questo significativo slogan l’iniziativa che il Cai Grigne di Mandello e il rifugio Elisa propongono per domenica prossima, 16 agosto, ai 1.515 metri dello stesso rifugio in Alta Val Meria.

“Armonie tra cielo e terra” è la denominazione dell’evento. Si tratta di un concerto di musica classica suddiviso in due parti. La prima avrà inizio alle ore 11 e sarà seguita dal pranzo, che per l’occasione vedrà il nuovo gestore del rifugio, Mauro Balatti, predisporre un “menù alpino” al prezzo fisso di 15 euro (bevande escluse). Nel pomeriggio, a partire dalle ore 15, la seconda parte del concerto.

Per chi lo volesse ci sarà la possibilità di raggiungere l’Elisa in elicottero (con un minimo di 40 partecipanti).

In caso di maltempo l’iniziativa verrà rinviata a data da destinarsi.

Per informazioni e prenotazioni ci si deve rivolgere al gestore Mauro Balatti, ai numeri 0341-735.649 o 366-97.91.655 (indirizzo e-mail: rifugioelisa1515@gmail.com).

Il rifugio Elisa è posto ai piedi del Sasso Cavallo e del Sasso Carbonari, sul versante occidentale della Grigna Settentrionale, ed è raggiungibile dalla frazione mandellese di Rongio in 2-3 ore di cammino.

Deve il nome a quello della figlia di Evangelista Ferrario, socio del Cai Mandello, che donò alla sezione il terreno su cui erigere la costruzione. Molti parteciparono con donazioni o con il semplice appoggio morale. Gino Carugati, uno dei pionieri dell’alpinismo mandellese e primo salitore del Sasso Cavallo, firmò una cambiale di ben 12.000 lire.

I lavori di edificazione, iniziati nel 1926, vennero ultimati a tempo di record e l’anno successivo il rifugio fu inaugurato alla presenza delle massime autorità del Club Alpino Italiano.

Durante un rastrellamento, nel novembre 1944, la “capanna” fu data alle fiamme e distrutta. Ma già nel ‘47 l’“Elisa – che dispone di venti posti letto – venne ricostruito.