Nando Sanvito inaugura il 4^ “Memorial Matteo Pensotti”.

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Da sinistra: Alessandro Pensotti, Mariarosa Pensotti, Renato Pasini, Ermanno Pensotti, Nando Sanvito, Stefano Gheza assessore allo Sport del comune di Lecco

 

LECCO – Per il quarto anno consecutivo è tornato il torneo “Memorial Matteo Pensotti”, dedicato al ricordo del giovane lecchese scomparso, e, come per la passata edizione, è stato inaugurato, mercoledì sera, dal giornalista Mediaset Nando Sanvito, che ha divertito e appassionato il pubblico presente con il percorso di videostorie “La forza dell’imprevisto: imprese eroiche e sconfitte drammatiche, nobiltà e miseria, lealtà inganni: sport paradigma della vita e del destino” facendo registrare pienone nel salone dell’oratorio di Laorca.

“La forza dell’imprevisto è un percorso di videostorie – ha spiegato il giornalista Nando Sanvito – che punta a  confortare  sul fatto che il Destino non è un severo arbitro che si limita a dettare le regole del Gioco, ma è un Compagno di cammino che attraversa con noi le regole – a volte dure – della vita , con lo scopo di farci innamorare e conquistare noi stessi”. Nel suo “racconto” il giornalista Mediaset ha rivolto l’attenzione alla sconfitta, alla sventura, che non “deve essere vista sempre come condanna, perché proprio da essa può arrivare l’occasione della vita e la situazione può completamente ribaltarsi”.

 

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Una dimostrazione che Sanvito ha supportato grazie alla storia di diversi atleti che dalla sventura, sono riusciti a trarre l’occasione di cambiare la loro vita in meglio, grazie a un destino che li ha conquistati e fatti innamorare nuovamente della vita: “Queste videostorie le ho preparate per un gruppo di giovani ragazzi affidati ad un’assistente sociale  – ha esordito il giornalista Mediaset -questi ragazzi si sentivano demotivati e vinti da un destino che li aveva portati a odiare la vita, per spronarli ho pensato di mostrargli come da una situazione simile alla loro, molti atleti avevano trovato l’occasione della loro vita, realizzando i propri sogni e innamorandosi della vita stessa“.

 

Francis Obikwelu
In video Francis Obikwelu

 

Uno di questi atleti è Francis Obikwelu, corridore nigeriano che gareggiò alle olimpiadi per il Portogallo: “All’età di 15anni Francis era in gita scolastica in un parco Safari, quando all’improvviso, scomparve. Dopo ore di ricerche le insegnanti, insieme ad alcune guardie del parco, lo trovano con alcuni animali feroci con cui sta gareggiando in velocità; dopo lo spavento iniziale le insegnanti colgono in Francis un talento naturale e lo avviano alla disciplina della corsa, col passare degli anni entra nella nazionale Nigeriana e va in Europa a gareggiare. Durante una gara si infortuna e scappa, scomparendo per un anno. Un giorno un dirigente dello Sporting Lisbona lo riconosce tra un gruppo di muratori in una piccola città del Portogallo e lo convince a tornare a Lisbona, dove lo nasconde negli spogliatoi della squadra di calcio poiché clandestino, dopo aver ottenuto i documenti necessari, Francis inizia a gareggiare per la nazionale del Portogallo, ma durante una gara per la qualificazione alle olimpiadi si infortuna e durante un esame medico, trovano della resina in un ginocchio, resina che era stata iniettata da uno stregone africano dopo che Francis aveva riportato una frattura in seguito ad una caduta, Francis scappa di nuovo e torna a fare il muratore. Un mio amico – continua Nando Sanvito – lo trova e lo convince a seguirlo a Madrid dove una clinica specializzata lo guarisce, Francis riprende subito ad allenarsi, si qualifica per pochissimo alle olimpiadi e si piazza secondo nella finale olimpica del 100m. Francis, nella sua vita, ha deciso di fidarsi di un amico che è riuscito a cambiarli la vita, da una situazione sfortunata, con la carriera compromessa, il Destino ha voluto che Francis trovasse una persona che lo rimettesse in pista, trasformandolo in un’atleta di altissimo  livello”.

 

A sinistra Sandro Gamba
A sinistra Sandro Gamba

 

Anche Sandro Gamba, allenatore di basket della nazionale Italiana, è rimasto vittima di un incidente che, se a un primo momento poteva sembrare una disgrazia, si è rivelato  essere, l’incidente che ha fatto la sua fortuna: ” Sandro aveva 13 anni, era il 25 aprile 1945 e stava giocando sulle macerie di un edificio bombardato quando, ad un certo punto, inizia una sparatoria, una bomba gli disintegra la mano destra… Sandro viene portato in ospedale, i medici lo portano in sala operatorio per amputargli una mano, in quel momento arriva il padre che si oppone e decide di salvargli la mano. La mano destra però è una mano ‘disabile’, ha bisogno di riabilitazione, così il padre iscrive Sandro ad un corso di Basket”. “Inizialmente Gamba utilizza solo la mano sinistra per palleggiare, col passare del tempo la mano destra rinasce e impara a palleggiare con entrambe le mani, questo dice sempre Gamba ‘è la mia fortuna, se non fossi stato capace di palleggiare con entrambe le mani non sarei mai diventato un ottimo giocatore di basket, la mia vera fortuna è stato l’incidente,  senza di esso non so se sarei stato in grado di diventare il campione che sono stato‘”  un’altra storia in cui il destino è mutato repentinamente da sfavorevole a favorevole, consacrando così Sandro Gamba tra le stelle del basket mondiale.

 

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“Ognuno di noi – ha concluso Sanvito – “è chiamato”, nel senso che tutti i passi della vita, dalla nascita alla morte, sono frutto di una relazione con altri e in un’ultima analisi con l’Altro. Questo rapporto ci fa crescere e tira fuori il meglio di noi se c’è una disponibilità del cuore ad aprirsi, oppure tira fuori il peggio di noi se prevale l’ego e finiamo ripiegati su noi stessi: le dinamiche dell’attività sportiva sono semplici e immediate perché hanno queste stesse caratteristiche e si impara molto misurandosi con esse”.

 

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Da sinistra: Nando Sanvito ed Ermanno Pensotti.

 

Una serata ricca di emozioni intense, che hanno commosso e fatto sorridere l’intero pubblico presente, facendo iniziare nel migliore dei modi la quarta edizione del “Memorial Matteo Pensotti”, che coinvolgerà otto le squadre  nel torneo di calcio a sette a cui si aggiungo altre 4 squadre iscritte al torneo dei piccoli.

Cucina aperta tutte le sere a partire da giovedì con la musica affidata alla consolle di Dj Mena. Venerdì ci sarà la presentazione delle squadre della società “Lecco Alta”, e per concludere ancora musica con I Croccanti. Sabato ancora tanto calcio, con l’avvio dei torneo dei piccoli, e la sera ci si scatenerà sulle note del mitico duo Glauco e Michela. Infine domenica spazio alle finali del torneo e alle premiazioni.