Nell’Anno della Fede, si illumina la Croce del Resegone

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LECCO – Una luce che dall’alto della montagna illumini Lecco e che sia visibile anche dalla Brianza, come un segno di speranza e di fratellanza. Così la Comunità Pastorale “Beata Vergine di Lourdes”, che raccoglie le parrocchie di Acquate, Bonacina e Olate, ha lanciato il progetto di illuminare la Croce del Resegone:

“Volevamo dare un segno concreto alla città in occasione dell’Anno della Fede, che anche le parrocchie lecchesi stanno celebrando” ha spiegato il parroco don Carlo Gerosa. L’idea è nata dai consiglieri della comunità pastorale ed ha avuto la benedizione dell’arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, oltre che dell’amministrazione comunale di Lecco che ha deciso di sostenere l’iniziativa.

Diversi i fattori di rischio che il progetto ha preso sotto esame: l’impatto ambientale, la possibilità di vandalismi e l’incolumità pubblica. Per ovviare a questi problemi, come spiegato dal referente del consiglio pastorale, Felice Tizzoni, si è puntato tutto sul vicino rifugio Azzoni che è alimentato grazie a pannelli fotovoltaici: in pratica verrà sostituito il vecchio impianto, ritenuto oramai obsoleto, con uno più moderno e in grado di creare molta più energia; parte di questa verrà quindi destinata all’illuminazione della croce.

Le batterie che convoglieranno l’elettricità saranno ospitate nella struttura a lato del rifugio, gestita dalla Società Escursionisti Lecchesi, lontane quindi dalle mire di eventuali vandali e dai fulmini. L’enorme croce, dal peso di oltre 100 quintali e montata sulla punta Cermenati nel 1925, sarà illuminata da tre strisce da 5 metri l’una per un totale di 1800 lampadine al Led da 12 volt, che garantiranno un’intensità luminosa pari a 15 mila lumen.

I cavi elettrici partiranno dal rifugio e raggiungeranno la croce sfruttando in parte i canali naturali della roccia e dove sarà necessario verranno effettuati degli scavi; il tutto verrà poi coperto da una colata di cemento. Il costo complessivo dell’opera si aggira intorno ai 12 mila euro.

Non sarà comunque possibile garantire un’illuminazione costante della croce: come sottolineato da Felice Tizzoni, il simbolo per eccellenza della fede cristiana si accenderà per circa due ore (presumibilmente tra le 22 e la mezzanotte) e non 365 giorni all’anno.
Molto dipenderà dal bel tempo, visto che la corrente elettrica disponibile giungerà esclusivamente dai pannelli solari posti sul rifugio Azzoni. Secondo il titolare dell’azienda incaricata dei lavori, Alberto Merlini, l’impianto potrà garantire energia restando fino a 2 giornate senza sole.

I lavori inizieranno il prossimo lunedì, con un elicottero che trasporterà il materiale in vetta al Resegone, e dovrebbero terminare giovedì con seguenti prove nei giorni successivi. Ancora da stabilire invece la data dell’accensione ufficiale, che dovrebbe avvenire con tanto di cerimonia e benedizione.

Ad impegnarsi nel progetto anche il consigliere comunale Giorgio Gualzetti che insieme al sindaco Virginio Brivio ha rimarcato l’importanza dell’iniziativa. Con loro, nella conferenza stampa di presentazione, anche il giornalista e storico Angelo Sala, oltre che il gestore del rifugio Azzoni, Maurizio Valsecchi.