“Non un nuovo canile, ma un parco canile aperto alla collettività”

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cane passeggioLECCO – “La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali”, una famosa frase di Mahatma Gandhi che conferma che il tema degli animali costituisce uno dei termometri con cui si misura il grado di civiltà di una comunità.

Per questo, nel mezzo della battaglia per mantenere in attività il canile di Lecco portata avanti dalle associazioni animaliste lecchesi, il consigliere comunale Ezio Venturini ha proposto la realizzazione non di un rifugio qualsiasi per “quattro zampe” ma di quello di un “parco canile”.

“Non più una struttura periferica o luogo di segregazione per gli animali abbandonati, ma uno strumento di comunicazione e un opportunità per realizzazione di un centro di aggregazione per la collettività, basato sulla socializzazione e l’incontro con gli animali – spiega il consigliere comunale – Un punto di ricovero, soggiorno e cura degli animali che svolgerebbe il ruolo di un’efficiente struttura sanitaria per il territorio, pensato e coniugato con la possibilità di rendere le visite degli utenti piacevoli e rilassanti”.

Una nuova area che possa essere realmente idonea ad accogliere i cani, non come la struttura vecchia e colma di criticità dell’ex macello di via Rosmini, attuale sede del canile, Cartellonistica, strutture di percorso, piante, panchine, un veicolo pubblicitario per imprese private e associazioni produttive.

“Considerando la disastrosa situazione contabile in cui versano oggi molti Comuni , e appurando l’incapacità amministrativa di approcciarsi da subito ad una problematica come quella della realizzazione di un nuovo canile – sottolinea Venturini – si concepisce di come sia difficile affrontare una necessità , che io reputo primaria , nella realizzazione di una nuova struttura che il più delle volte è interpretato , per i meno attenti , come un investimento “a perdere”, scaturendone come unico risultato quello di appesantire ulteriormente la già gravosa situazione economica del Comune. Ma se dovessimo correre con la nostra mente in modo positivo e propositivo naturalmente e pensassimo a un qualcosa di completamente diverso che cosa ne scaturirebbe?”

Nel frattempo prosegue la raccolta firme indetta da Enpa, Lav e Zampamica per evitare la chiusura dell’attuale canile e solo per ora sono già 1400 le adesioni alla petizione.  Nuove iniziative potranno essere indette già nei prossimi giorni.