Nuova Lecco-Bergamo: trattativa in corso per sbloccare il cantiere

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LECCO – Potrebbe arrivare a metà del prossimo mese l’attesa svolta sulla complicata e annosa vicenda della nuova Lecco-Bergamo: il 10 di aprile, Provincia e Impresa Salini (oggi Salc ICS group) saranno convocate dal giudice del Tribunale di Milano per giungere ad un accordo sulla risoluzione del contratto e la liberazione del cantiere per la realizzazione del tunnel che collegherà il rione di Chiuso con la località Lavello di Calolziocorte.

Da settimane è in atto un confronto tra i legali dell’ente pubblico e dell’impresa di costruzioni per trovare un’intesa economica prima dell’incontro al Palazzo di Giustizia milanese. Una fase molto delicata dicono da Villa Locatelli.

Il confronto riguarda “lo stato di consistenza dei lavori – spiega il presidente della Provincia, Flavio Polano – il valore dei materiali, delle attrezzature che resterebbero in cantiere e che sono da contabilizzare. Un passaggio indispensabile affinché si possa chiedere il rilascio dell’area”.

 

Altra questione è il contenzioso che ormai più di un anno fa ha bloccato la realizzazione dell’opera, dopo la causa aperta dal costruttore che ha contestato la mancata copertura del piano economico, con i costi lievitati a 118 milioni di euro dai 100 milioni iniziali. Senza un accordo tra le parti, spetterà al giudice stabilire ragioni e rimborsi.

Un’opera che avrebbe dovuto essere pronta nel 2014 e realizzata solo per il 20% a causa delle continue interruzioni e contrasti tra impresa ed ente pubblico. Nel mezzo ci sono i cittadini di Chiuso, provati dall’esasperata convivenza con un cantiere che creato disagi e malumori tra gli abitanti del quartiere.

“La prima cosa che faremo dopo il rilascio del cantiere sarà mettere mano alla viabilità ordinaria” assicura Polano, riferendosi alle opere di ripristino attorno all’area di cantiere e dell’apertura di quella bretella, già in parte realizzata, sulla quale andrà a defluire il traffico che da Vercurago si sposta in direzione Lecco.

Il rilascio dell’area dei lavori consentirà anche di procedere con un nuovo appalto. “E’ in corso un’interlocuzione con Anas, di più non posso dire” riferisce il presidente Polano.