Nuovo e Mignon chiusi. La politica: “Si faccia largo alla multisala”

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cinema Mignon - Nuovo (5)

LECCO – “E’ una follia che una città capoluogo come Lecco rimanga senza sale cinematografiche”. Giacomo Zamperini (FDI) commenta così, durante un intervento in consiglio comunale, la notizia della chiusura dei cinema Nuovo e Mignon, che da lunedì sera hanno cessato per sempre l’attività. Al loro posto sorgeranno appartamenti e negozi.

Giacomo Zamperini
Giacomo Zamperini

“Una situazione assurda e gravissima” secondo Zamperini che ha ricordato come nel 2007 era stato votato a maggioranza il suo provvedimento per individuare nel PGT un’area dove realizzare una multisala. “Troppi anni sono passati inutilmente. Il cinema è cultura, aggregazione giovanile e turismo. Non possiamo permetterci di restare senza. Ci sono state delle proposte nei mesi scorsi da aziende del settore, chiedo siano prese in considerazione e che si favorisca il cambio d’uso dell’area prescelta”.

Sulla questione è intervenuto anche il portavoce di Appello per Lecco, Corrado Valsecchi, in una lettera che pubblichiamo integralmente:

“Perché meravigliarsi della chiusura dei Cinema Nuovo e Mignon ? Alla Nexo della famiglia Di Sarro, ai gestori dei Cinema Nuovo e Mignon deve andare solo il nostro ringraziamento per aver continuato, tenacemente, nonostante le difficoltà, a tenere aperte due sale cinematografiche e credere in un possibile rilancio della settima arte nella città capoluogo.

La chiusura era già stata annunciata nel 2010, quando Appello per Lecco iniziò una grande pressione e mobilitazione per scongiurare la chiusura delle due sale e chiese pubblicamente alla Proprietà di soprassedere alla decisione. E noi siamo grati che la risposta, nei fatti, fu affermativa ! Ma oggi cosa possiamo chiedere ancora ai Di Sarro o ai gestori dei Cinema ? Cosa potevamo chiedere a Dino Salvadori quando chiuse il cinema Marconi ?

Corrado Valsecchi
Corrado Valsecchi

Niente, non possiamo chiedere più niente. Hanno ragione a chiudere ! Dal punto di vista imprenditoriale l’attività non é più redditizia, non gli è stato consentito, nel corso degli anni passati, di fare una multisala, in loco, per motivi legati ai parcheggi e alla nuova normativa, le sale ormai non sono più adeguate per ospitare un pubblico ed essere all’altezza e competitive con altre strutture nate ai confini della provincia.
Morale : Lecco deve accontentarsi di avere un Cinema parrocchiale: il ” Palladium ” .

E ringraziamo il cielo che c’è e si basa ancora sullo sforzo e l’impegno di tanti volontari. Ma fino a quando ? Il PGT certo prevede l’area deputata ad ospitare una multisala, ma deve essere chiaro che la città di Lecco non può restare senza Cinema, quindi occorre favorire l’insediarsi di qualsiasi Società del settore seria che voglia investire in questo settore, anche in aree diverse da quella prefigurata, ma con un progetto credibile ed economicamente sostenibile.

Ma bisogna fare in fretta altrimenti rischiamo di avere i nostri giovani, gli universitari e le famiglie lecchesi che dovranno fare i pendolari tra Lissone, Monza, le torri bianche di Vimercate e Gallarate per assistere ad una proiezione cinematografica. Questo é il momento giusto per chi voglia investire di farsi avanti, questo é il momento giusto per l’amministrazione comunale di favorire, nei fatti, una progettualità del settore cinematografico evitando mortificazioni e pregiudizi di carattere burocratico”.

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