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OGGIONO – Vivere in strada a 21 anni, abbandonata dalla propria famiglia e costretta a lottare contro la burocrazia per poter ricevere assistenza sociale dalle istituzioni: è la storia di Amy Lo Iacono, che solo grazie all’intervento della trasmissione televisiva le “Iene” di Italia Uno è riuscita a farsi riconoscere il diritto alla residenza e ad essere aiutata.
La sua difficile esperienza è iniziata a soli 11 anni, con la separazione dei genitori e con la partenza per una comunità per minori dove ci è rimasta per sei anni. Uscita dal quel centro una volta raggiunta la maggiore età, Amy, rimasta senza un tetto, avrebbe tentato di riallacciare invano i rapporti con la madre, poi con il padre che l’ha ospitata per qualche mese. I rapporti tra i due, però, si sarebbero presto interrotti per i continui litigi e la ragazza si è ritrovata di nuovo in strada.
Al centro delle litigate con il padre, spiega la giovane, i suoi problemi con l’eroina, una dipendenza sviluppata in piena adolescenza, iniziata alla droga da un uomo di 40 anni: “Mi diceva che sarei stata meglio – racconta Amy – non avevo sentimenti e non riuscivo nemmeno a piangere, lo facevo anche per quello”.
Dopo cinque mesi vivendo in strada e dormendo a terra, “sotto le automobili per paura che qualcuno potesse farmi male”, la giovane è entrata in una comunità di recupero per disintossicarsi. Poi di nuovo la strada fino all’incontro con il suo angelo custode, Patrizia, che lo scorso agosto l’ha scorta in un parcheggio.
“Le ho chiesto cosa ci facesse lì e l’ho invitata a casa per un caffè e per palare con lei”. Patrizia le ha dato un tetto e l’ha mantenuta economicamente negli ultimi mesi ma ha fatto anche di più: ha cercato aiuto per lei alla Caritas, in parrocchia e in Comune a Oggiono, vedendosi ogni volta chiudere le porte in faccia.
Non avendo residenza a Oggiono e avendo perso la propria carta d’identità, per Amy è iniziato un vero e proprio calvario tra gli uffici dell’amministrazione comunale. Ce l’ha fatta ad ottenere la residenza come senza fissa dimora solo quando le telecamere di Mediaset e l’inviato Matteo Viviani hanno fatto capolino in Comune.
Un “miracolo” della televisione quello di riuscire a sgretolare il muro di burocrazia che, chissà come, fino a quel momento impediva alla ragazza di poter essere aiutata dall’ente pubblico. La puntata è andata in onda lunedì sera e potete rivederla a seguente link (clicca qui).
Il caso di Amy è simile a quello di Luca Riccomini, 50enne ancora oggi senza tetto, rimasto senza residenza per non aver risposto al censimento degli scorsi anni perdendo la borsa lavoro per disabilità della Provincia che in passato gli garantiva il sostegno economico per mantenersi e pagarsi un affitto (vedi articolo). Ad oggi, né suo comune originario di Castello Brianza, né quello di Lecco, dove Luca vive in strada, gli hanno riconosciuto questo diritto.
