LECCO – Tappa a Olate per l’assessore alla Viabilità Corrado Valsecchi, nell’ambito degli incontri di rione in rione organizzati dall’amministrazione comunale con l’obiettivo di analizzare la situazione viabilistica.
Diversi i residenti presenti lunedì sera nella Sala Colonne delle scuole Maria Ausiliatrice di Via Caldone, a Olate, dove si è svolto il confronto con l’amministratore. Differentemente dai due precedenti incontri (uno con gli abitanti di Via Malpensata e dintorni e uno con quelli di Castello) dove ai presenti erano state illustrate in via preliminare delle ipotesi di intervento, nessuna proposta è stata avanzata ai residenti.
“Stasera intendo fare con voi il punto sulla sperimentazione viabilistica che oramai da due anni è stata avviata qui a Olate” ha esordito Valsecchi, riferendosi all’intervento – opera dell’ex assessore Vittorio Campione – che aveva rivoluzionato in maniera profonda la viabilità del rione, con l’introduzione di nuovi sensi unici, cavallotti e percorsi pedonali.
A due anni di distanza il malcontento dei residenti è ben lungi dallo spegnersi, come emerso dai diversi interventi che si sono susseguiti. Denunciata innanzitutto l’insicurezza dei percorsi pedonali, tracciati a ridosso delle carreggiate e delle uscite delle abitazioni, in particolar modo di Via Marsala, Via Caldone (soprattutto la parte alta con uscita su Via Tonale) e Via Fiume. “Uscire di casa a piedi è pericoloso, spesso il percorso pedonale non è visibile a causa delle auto parcheggiate e comunque il rischio di investimento, a causa della carreggiata stretta, è sempre alto” hanno detto di Via Marsala.
I sensi unici introdotti due anni fa poi, come ricordato dagli abitanti, hanno sconvolto le “abitudini di marcia” creando diversi problemi, per i residenti, ad entrare e uscire di casa: “Prima uscivo dal cancello con l’automobile e dovevo salire, nessun problema – ha commentato una signora, residente all’angolo tra Via Marsala e Via Caldone” – ora bisogna per forza scendere e il risultato sono almeno dieci manovre per prendere giusta l’uscita”. Anche i due cavallotti posizionati a quell’incrocio non convincono i residenti, che hanno denunciato l’impossibilità da parte dei pedoni di passarvi attraverso a causa delle auto spesso lì parcheggiate.
Un altro appunto sollevato dai residenti ha riguardato i frequenti tratti in contromano che le ambulanze della Croce Rossa di Via Rimembranza devono percorrere nel caso in cui l’emergenza sia in direzione Germanedo: “Loro devono soccorrere le persone, devono muoversi in fretta e per farlo sono costrette ad imboccare le vie in contromano per uscire prima da questo labirinto” hanno sottolineato in molti.
E’ polemica invece sui dissuasori di velocità (dossi) di Via Fiume, richiesti da alcuni residenti per questioni di sicurezza: “Nonostante le zone 30 e le strade strette le macchine qui sfrecciano sempre veloci, i dossi quanto meno le fanno rallentare”; osservazione non condivisa dagli “anti-dossi”, per i quali i dissuasori sarebbero un ennesimo ostacolo alla viabilità.
Ma c’è stato anche chi, in memoria della vecchia Olate, luogo manzoniano per eccellenza e sede della casa di Lucia (spesso invisibile ai turisti a causa delle auto parcheggiate proprio lì davanti), propone di ridurre – se non vietare –l’accesso delle automobili, investendo piuttosto sulla pedonalizzazione.
Il quadro riassuntivo, alla fine, non è stato incoraggiante: “A Olate prima si circolava, ora non più. Per ogni spostamento in automobile si devono sempre fare giri dell’oca, abbiamo l’unica piazza della Chiesa in città non raggiungibile in auto e persino le ambulanze della Croce Rossa sono costrette a percorrere le vie in contro mano; i bambini e in generale chi cammina rischia sempre di venire investito e le auto, spente o accese che siano, ingorgano un po’ tutte le vie”.
L’ipotesi che l’amministrazione dovrà ora prendere in considerazione è quella di restituire ad Olate la vecchia viabilità, intervenendo soprattutto sulla messa in sicurezza dei percorsi pedonali e regolamentando le soste.
“L’impegno nostro – ha promesso Valsecchi – è quello di garantire la sicurezza ai concittadini”.