Olate, i cittadini: “Rivogliamo la ‘vecchia’ viabilità”

Tempo di lettura: 4 minuti

rioni tour_olate_2015

 

LECCO – Tappa a Olate per l’assessore alla Viabilità Corrado Valsecchi, nell’ambito degli incontri di rione in rione organizzati dall’amministrazione comunale con l’obiettivo di analizzare la situazione viabilistica.

Diversi i residenti presenti lunedì sera nella Sala Colonne delle scuole Maria Ausiliatrice di Via Caldone, a Olate, dove si è svolto il confronto con l’amministratore. Differentemente dai due precedenti incontri (uno con gli abitanti di Via Malpensata e dintorni e uno con quelli di Castello) dove ai presenti erano state illustrate in via preliminare delle ipotesi di intervento, nessuna proposta è stata avanzata ai residenti.

 

rioni tour_olate2015_2
L’assessore Corrado Valsecchi

 

Stasera intendo fare con voi il punto sulla sperimentazione viabilistica che oramai da due anni è stata avviata qui a Olate” ha esordito Valsecchi, riferendosi  all’intervento – opera dell’ex assessore Vittorio Campione – che aveva rivoluzionato in maniera profonda la viabilità del rione, con l’introduzione di nuovi sensi unici, cavallotti e percorsi pedonali.

 

Olate zona 30
L’attuale situazione viabilistica di Olate

 

A due anni di distanza il malcontento dei residenti è ben lungi dallo spegnersi, come emerso dai diversi interventi che si sono susseguiti. Denunciata innanzitutto l’insicurezza dei percorsi pedonali, tracciati a ridosso delle carreggiate e delle uscite delle abitazioni, in particolar modo di Via Marsala, Via Caldone (soprattutto la parte alta con uscita su Via Tonale) e Via Fiume. “Uscire di casa a piedi è pericoloso, spesso il percorso pedonale non è visibile a causa delle auto parcheggiate e comunque il rischio di investimento, a causa della carreggiata stretta, è sempre alto” hanno detto di Via Marsala.

 

Via Fiume - Olate (3)
Uno scorcio di Via Fiume

 

 

I sensi unici introdotti due anni fa poi, come ricordato dagli abitanti, hanno sconvolto le “abitudini di marcia” creando diversi problemi, per i residenti, ad entrare e uscire di casa: “Prima uscivo dal cancello con l’automobile e dovevo salire, nessun problema – ha commentato una signora, residente all’angolo tra Via Marsala e Via Caldone” – ora bisogna per forza scendere e il risultato sono almeno dieci manovre per prendere giusta l’uscita”. Anche i due cavallotti posizionati a quell’incrocio non convincono i residenti, che hanno denunciato l’impossibilità da parte dei pedoni di passarvi attraverso a causa delle auto spesso lì parcheggiate.

 

rioni tour_olate2015_3

 

Un altro appunto sollevato dai residenti ha riguardato i frequenti tratti in contromano che le ambulanze della Croce Rossa di Via Rimembranza devono percorrere nel caso in cui l’emergenza sia in direzione Germanedo: “Loro devono soccorrere le persone, devono muoversi in fretta e per farlo sono costrette ad imboccare le vie in contromano per uscire prima da questo labirinto” hanno sottolineato in molti.

 

rioni tour_olate2015_6

 

E’ polemica invece sui dissuasori di velocità (dossi) di Via Fiume, richiesti da alcuni residenti per questioni di sicurezza: “Nonostante le zone 30 e le strade strette le macchine qui sfrecciano sempre veloci, i dossi quanto meno le fanno rallentare”; osservazione non condivisa dagli “anti-dossi”, per i quali i dissuasori sarebbero un ennesimo ostacolo alla viabilità.

Ma c’è stato anche chi, in memoria della vecchia Olate, luogo manzoniano per eccellenza e sede della casa di Lucia (spesso invisibile ai turisti a causa delle auto parcheggiate proprio lì davanti), propone di ridurre – se non vietare –l’accesso delle automobili, investendo piuttosto sulla pedonalizzazione.

 

rioni tour_olate2015_1

 

Il quadro riassuntivo, alla fine, non è stato incoraggiante: “A Olate prima si circolava, ora non più. Per ogni spostamento in automobile si devono sempre fare giri dell’oca, abbiamo l’unica piazza della Chiesa in città non raggiungibile in auto e persino le ambulanze della Croce Rossa sono costrette a percorrere le vie in contro mano; i bambini e in generale chi cammina rischia sempre di venire investito e le auto, spente o accese che siano, ingorgano un po’ tutte le vie”.

L’ipotesi che l’amministrazione dovrà ora prendere in considerazione è quella di restituire ad Olate la vecchia viabilità, intervenendo soprattutto sulla messa in sicurezza dei percorsi pedonali e regolamentando le soste.

“L’impegno nostro – ha promesso Valsecchi –  è quello di garantire la sicurezza ai concittadini”.