Olginate, verso la bonifica dell’area della fonderia S. Martino

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La fonderia San Martino

 

OLGINATE – Buone notizie per l’area occupata dalla fonderia San Martino a Olginate, venerdì mattina infatti l’amministrazione comunale di Olginate  ha annunciato di aver affidato ad Ares ( una società specializzata) lo studio del “piano di dismissione integrato” dell’area, sita in via Spluga che da alcuni anni giace in stato di completo abbandono.

“ Dopo anni in cui le polveri e quant’altro emesso dalla fonderia San Martino hanno condizionato pesantemente la vita di tutti gli abitanti delle zone limitrofe  – ha esordito il sindaco di Olginate Rocco Briganti – oggi  arriviamo  finalmente all’avvio dello strip out degli impianti con graduale dismissione e successiva bonifica dell’area nel completo rispetto dell’ambiente circostante”.

 

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Da sinistra: l’avvocato Sabrina Morfini, la dottoressa Eliana Scola, l’avvocato Giuliana Valagussa

 

L’iter che ha portato all’autorizzazione del piano di dismissione integrato da parte del tribunale non è stato semplice: “la fonderia , intesa come società operativa, è stata dichiarata fallita per ben due volte” ha spiegato Eliana Scola, liquidatore giudiziale dell’Immobiliare San Martino, proprietaria dell’area, e “la sentenza solo ora è passata in giudicato” ha sottolineato l’avvocato Sabrina Monfrini, legale della fonderia San Marco.

 

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Da sinistra: l’assessore Marco Passoni e il sindaco Rocco Briganti

 

“Tutti i beni sono stati messi all’asta e acquistati – ha continuato l’avvocato Monfrini – nella scorsa settimana i rappresentanti dell’immobiliare e i rappresentanti della società incaricata del piano di dismissione hanno effettuato un sopralluogo nell’area della fonderia per organizzare l’attività di prelievo dei macchinari”.

 

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L’intera area quindi verrà sottoposta ad analisi che interesseranno non solo i terreni e gli immobili in superficie, ma anche il sottosuolo, per poter avere un quadro globale della presenza di sostanze inquinanti e poter predisporre una proposta d’intervento da sottoporre ad un’opportuna conferenza dei servizi a livello provinciale, che dovrà convalidare il progetto, e solo  allora si potrà dare l’avvio ai lavori. “Arriviamo alla fine del nostro mandato  senza lasciare un cadavere in sospeso alla prossima amministrazione- ha concluso l’assessore all’Ambiente Marco Passoni – il mio sogno è quello di poter restituire, una volta conclusa la bonifica, ciò che il paese ha dovuto subire dal 1957 fino alla chiusura della fonderia”.