Padre Cupini, 50 anni di sacerdozio a servizio dei più deboli

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Padre Angelo Cupini
Il giardino della Casa sul Pozzo
Il giardino gremito della Casa sul Pozzo

 

LECCO – Correva l’anno 1966 e un giovane Angelo Cupini, a Roma, veniva ordinato sacerdote; da quel giorno sono passati 50 anni e quel giovane, ormai cresciuto, è diventato per tutti noi Padre Angelo.

50 anni vissuti nel nostro territorio, al servizio dei più poveri, degli emarginati, degli stranieri, e dei più deboli, adoperandosi per la loro integrazione nella comunità lecchese. 50 anni al servizio di Dio in cui Padre Angelo ha lasciato moltissimi segni nella nostra città, dalla comunità di Via Gaggio, alla Casa sul Pozzo, passando per il Bike crossing, progetti e iniziative sempre a favore dei più poveri.

 

Padre Angelo Cupini e i sacerdoti con cui ha concelebrato la messa
Padre Angelo Cupini e i sacerdoti con cui ha concelebrato la messa

 

Mezzo secolo di servizio nella nostra città, dove Padre Cupini è stato mandato dalla Santa Sede pochi mesi dopo l’ordinazione, in cui ha donato gioia, amore e altruismo, valori che sono entrati nella vita dei suoi fedeli che numerosissimi non hanno voluto mancare alla messa di sabato sera, celebrata presso la casa sul Pozzo in occasione dei suoi 50 anni di sacerdozio, in un giardino gremitissimo, con fedeli stipati anche sulle gradinate.

 

Padre Angelo Cupini
Padre Angelo Cupini

 

Una messa solenne concelebrata da Padre Cupini e altri 17 sacerdoti che hanno condiviso con  lui momenti importanti del suo sacerdozio e non sono voluti mancare nel giorno più importante della sua carriera ecclesiastica.
“Nell’ottobre del 1966 mi mandarono, da Frosinone, mio paese di origine, qui, a Lecco, in una chiesa di periferia – ha esordito Padre Angelo – da questa piccola chiesa periferica, siamo riusciti ad instaurare un grande dialogo con la chiesa universale, perché dalla nostra piccola periferia siamo stati capaci di vedere tutto quello che ci stava davanti e ci siamo messi in contatto con tutto il mondo”.

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I fedeli si presentano

 

Una celebrazione che si è svolta come una vera e propria assemblea di gruppo a partire dall’invito di Padre Angelo di “Presentarsi ai propri vicini per ‘annientare’ l’isolamento. Dal 2000 abbiamo scoperto che si può vivere in una fratellanza universale con la gente che ci circonda anche se di credo differente – ha continuato Padre Angelo Cupini – questa fraternità universale è possibile grazie alla parola, elemento fondante della vita che pone al centro Gesù, che ci permette, come diceva il Cardinal Martini, di interrogare le vite dei nostri fratelli alla radice, chiedendo loro  cosa vuole dire essere uomo o donna e non soffermandoci sul loro credo o sulle loro ideologie. Vi ringrazio per quello che avete posto, in questi 50 anni, nel mio animo”.

 

Usama El Santawy
Usama El Santawy

 

Fratellanza che padre Cupini è riuscito a instaurare, non solo tra gli ospiti della Casa sul Pozzo, che da anni accoglie persone bisognose di credo differente, ma anche con i musulmani della vicina moschea :”In questi anni insieme – ha spiegato l’Imam della mosche di lecco Usama El Santawy  – abbiamo condiviso momenti di incontro e spiritualità arricchendoci a vicenda nel segno dell’integrazione e del rispetto del credo e delle ideologie altrui, tutto questo nel nome di un Dio buono e misericordioso che da sempre accomuna le nostre fedi”.

Terminata la celebrazione eucaristica un gruppo di ragazzi della Casa sul Pozzo ha letto, ognuna nella propria lingua un messaggio di pace universale a cui è seguito la liberazione di 4 colombe, da sempre segno di pace e gratitudine.

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La serata si  è conclusa con una grande festa e un pranzo comunitario per festeggiare un Padre che da 50 anni opera con misericordia e amore nel nostro territorio, e siamo sicuri che continuerà ancora per molto tempo a donare gioia e altruismo nel segno della condivisione e della fraternità universale.

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