Panathlon, in Canottieri Pino Allievi racconta i 70 anni della Ferrari

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Da sinistra: il giornalista Pino Allievi, il presidente Panathlon Club Lecco Riccardo Benedetti e Renato Corbetta

 

LECCO – Uno dei simboli italiani più riconosciuti al mondo, una storia lunga 70 anni, un personaggio lungimirante. La conviviale di febbraio del Panathlon Lecco si è tinta di rosso mercoledì sera in Canottieri, dove i 70 anni della Ferrari (nata il 12 febbraio 1947 a Maranello) sono stati raccontati da Pino Allievi, giornalista e caporedattore della “Gazzetta dello Sport”. La serata, organizzata da Renato Corbetta, cofondatore di Panathlon, ha visto la presenza anche dei soci comaschi: 69 in totale le persone che hanno preso parte alla conviviale.

Enzo Ferrari

Come ha potuto negli anni ’30 una piccola officina diventare la casa automobilistica più titolata nel Campionato del Mondo di Formula 1? Il segreto del successo per Allievi sta proprio nella personalità di Enzo Ferrari. “L’industriale – ha esordito il giornalista – ha dimostrato di avere una lungimiranza e una determinazione fuori dal luogo in un periodo di crisi, incertezze e paura com’erano gli anni ‘30. Gli interessavano i motori e le corse, capisce di avere la disponibilità finanziaria per farlo e comincia. La Scuderia Ferrari a Modena nasce nel 1929, Ferrari aveva solo 32 anni ed era riuscito ad aprirla facendosi finanziari tra gli altri da Pirelli e Alfa Romeo. In pratica intuisce il concetto di sponsor senza che questo esistesse ancora! A questo si aggiunge il suo non essere mai andato oltre: per intenderci, non ha mai voluto arricchirsi ulteriormente gettandosi nel business o nella finanza: il suo mondo erano le automobili e Maranello. A comprovare il suo ottimo lavoro c’è il fatto che il mondo si è recato a Maranello” ha ricordato il giornalista menzionando la visita di Papa Wojityla e di due presidenti della Repubblica.

Ferrari come raccontato era anche un uomo “pieno di manie”: “Ad esempio – ha detto Allievi – non prendeva mai l’ascensore: quando è andato a firmare il contratto con la Fiat ha costretto Agnelli a fare quattro piani di scale! E poi scriveva solo con la penna di inchiostro viola”.

Come non fare poi un cenno alla storia del logo della Ferrari, il Cavallino Rampante, simbolo di coraggio e temerarietà che il Maggiore Francesco Baracca faceva dipingere sui suoi aerei. Alla morte dell’aviatore i genitori decidono di organizzare una gara di corsa, il Circuito del Savio, dove Ferrari vince due volte. “Fu in quell’occasione – ha raccontato Allievi – che Ferrari incontrò la madre di Baracca che gli chiese di utilizzare il cavallino come simbolo per le sue auto. Era il 1923, da allora nessuna Ferrari è più stata senza quel simbolo”.

Da sinistra: il presidente del Panathlon Club di Como Achille Mojoli, il giornalista Pino Allievi, il presidente del Panathlon Club di Lecco Riccardo Benedetti e il cofondatore Renato Corbetta

 

Con l’aiuto di fotografie d’epoca Allievi e aneddoti ha raccontato la storia della Ferrari, le prime vittorie in Formula 1, i grandi piloti, tra cui Jose Froilan Gonzales, Alberto Ascari, Niki Lauda e Michael Schumacher, quest’ultimo il più “vittorioso” con 5 Titoli Piloti  e 72 successi nell’arco di 170 gare. Una grandezza mondiale che, nonostante gli scarsi risultati degli ultimi anni, è ben lungi dal tramontare. “Consideriamo che oggi circa mezzo miliardo di persone segue la Formula 1 e che la Ferrari, oggi guidata da Sergio Marchionne, ne rimane un simbolo. Serve un cambio di passo a livello organizzativo ma la sua fama resta: pensate che due anni fa un sondaggio americano chiedeva ai giovani in quale azienda avrebbero voluto lavorare. E’ emerso che il posto più ambito era in Ferrari”.

I costi? 1 milione 210 mila euro la versione standard. “Ma se la volete accessoriata il costo complessivo si aggira intorno al milione e 545 mila euro” ha concluso Allievi sorridendo.

Durante la serata il presidente del Panathlon Club Lecco Riccardo Benedetti ha poi accolto i due nuovi soci Lelio Cavallier e Francesco Calvetti, assenti alla prima conviviale di gennaio. “Posso annunciarvi inoltre che a marzo è previsto l’ingresso di un nuovo socio – ha commentato con soddisfazione – è per me un grande piacere vedere tanta adesione al nostro Club”.