Paola Bartolacci e “Material animals”, mostra al Lido di Mandello

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mostra_paola-bartolacci_mandello-3MANDELLO – Mostra personale di Paola Bartolacci, nella sala polifunzionale del Lido comunale di Mandello, da venerdì 16 a mercoledì 21 settembre. “Material animals” il tema dell’esposizione.

L’inaugurazione è prevista per oggi pomeriggio alle 18. Dopodiché la mostra potrà essere visitata tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 19 (ingresso libero).

Affascinanti felini dallo sguardo misterioso e enigmatico, fragili scimmiette che si rincorrono, zebre dagli inaspettati effetti grafici e molti altri animali sono i protagonisti dell’esposizione, organizzata con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura del Comune di Mandello.

Un appuntamento con il mondo dell’arte per presentare al pubblico le opere di Paola Bartolacci, artista capace di indagare con ineguagliabile intensità e ironia il mondo animale e le complesse relazioni con l’essere umano.

Al centro dell’esposizione un sorprendente e immaginifico “bestiario” contemporaneo dove gli animali, senza mai tradire la loro essenza più autentica, assumono ruolo di “personaggi” ai quali la pittrice affida tutto il suo profondo mondo interiore.

mostra_paola-bartolacci_mandello-2Material animals”, inoltre, si propone di valorizzare l’inclinazione della Bartolacci verso l’utilizzo di differenti materiali quale parte integrante del processo creativo e dei suoi linguaggi espressivi.

Laureata in veterinaria e da sempre animata da un profondo amore per gli animali, l’artista plasma un suo universo variegato in cui convivono in perfetto equilibrio arte, solide capacità tecniche e profonda conoscenza del mondo animale.

La mostra si compone di una quindicina di dipinti che condensano la ricerca artistica di Paola Bartolacci, “opere – come afferma la storica dell’arte Silvia Broggi – che rappresentano figure di suggestiva ambiguità come metafore dell’uomo, dei suoi vizi e delle sue debolezze, in uno stimolante contrasto tra la loro natura priva della benché minima ambiguità e la raffigurazione delle sovrastrutture del nostro mondo”.

In questa cornice si inserisce Falsi amici, grande opera su stoffa raffigurante un orso che, deluso e sconsolato, scopre di essere contornato da animali di pezza invece che dai suoi simili oppure Maneggiare con cura, una tavola in cui timidi canguri si affacciano da una cassa da imballaggio. Ma non solo.

mostra_paola-bartolacci_mandello-1La curiosità e la continua voglia di sperimentazione che accompagnano Paola lungo tutto il percorso artistico la conducono ad ampliare i propri orizzonti e a rivolgere lo sguardo a molteplici modalità espressive arricchite da un ricco repertorio di forme, materiali e di soluzioni tecniche. Elementi, questi, che diventano caratteristica fondamentale della raffigurazione dell’opera.

“In un gioco dialettico sempre più serrato e stringente, rispetto alla natura del quadro – prosegue la Broggi – non si danno più soggetti dipinti sullo sfondo di un determinato materiale, ma immagini strettamente connesse al fondo stesso, che con quello sfondo si integrano, si combinano creando figure del tutto particolari, irripetibili in qualsiasi altro contesto”.

A rappresentare la cifra espressiva dell’artista, ad esempio, Belva senz’anima dominata dalla forza selvaggia di una tigre dagli occhi gialli raffigurata su un fondo in cemento, ma in realtà realizzata su un pannello di polistirene, oppure Il rifugio, dove risalta lo sguardo indagatore di un gatto che osserva il visitatore nascosto dietro una staccionata azzurra.