Perledo e il cedro. Il Comune: “La sicurezza vale più di un albero”

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Il cedro nel piazzale della stazione ferroviaria di Varenna-Perledo, in località Olivedo.

 

PERLEDO – “Una valutazione attenta con gli esperti e con gli organi competenti ha portato a una decisione dolorosa ma necessaria per la sicurezza e la funzionalità della piazza”.

L’amministrazione comunale di Perledo, in riferimento all’intervento da eseguirsi presso il piazzale della stazione ferroviaria a Olivedo, spiega in un comunicato che lo stesso si è reso necessario esclusivamente per garantire l’incolumità pubblica ai fruitori della piazza stessa e ai fabbricati circostanti, in quanto l’apparato radicale dell’albero esistente ha creato seri danni al muro di sostegno del piazzale, causando più volte la caduta di sassi sulle proprietà sottostanti e rendendo di fatto impraticabile la pavimentazione in acciottolato circostante.

Nella nota si afferma altresì che “il Comune si era attivato, in primo luogo e a suo tempo, con la Comunità montana per avere il parere dell’agronomo allo scopo di non escludere alcuna possibilità, compresa quella di salvare l’albero, così come già fatto per il faggio presente sul tracciato della nuova strada di Bologna, oggi ancora presente a scapito di un restringimento del calibro stradale”.

“La consulenza attenta dell’agronomo della Comunità montana e le valutazioni dell’UTC – afferma sempre il comunicato – purtroppo hanno costatato l’impossibilità di mantenere l’essenza nel piazzale della stazione e la decisione dell’Amministrazione è andata in tal senso. Successivamente il Comune otteneva da tutti gli enti di competenza le necessarie autorizzazioni (monumentale e paesaggistica della Soprintendenza) per dar seguito ai lavori di riqualificazione e messa in sicurezza dell’intera area, comprensiva di adeguamento statico del muro di sostegno e riposizionamento della pavimentazione sollevata”.

La nota così si conclude: “Resta inteso come si sia cercato di agire nel modo più responsabile possibile, valutando i pro e i contro di ogni soluzione. Si rammenta infine che il Comune, che ha ponderato la possibilità di salvare l’essenza ma che ha valutato come prioritaria la messa in sicurezza della situazione, formerà in luogo dell’alberatura non nuovi parcheggi ma un’aiuola da piantumarsi con essenze idonee e compatibili con le peculiarità del sito, in accordo con la Comunità montana e il Corpo forestale dello Stato e evitando errori commessi in passato, cioè la messa a dimora di un’essenza non adeguata al contesto”.