Pescarenico. Chiuso l’Oasi’s Bar. Il titolare: “Lasciati soli da tutti”

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LECCO – “A malincuore, dopo 33 ani di attività, chiudiamo”. Ha la commozione negli occhi Ferruccio Gianola nell’ultimo giorno, quello di domenica, dietro il bancone dell’Oasi’s Bar.

Lacrime amare quelle di ‘Cippo‘, come tutti lo conoscono a Pescarenico, perché c’è dispiacere ma anche molta frustrazione nel dover prendere una decisione difficile e dettata dalle difficoltà con parte del vicinato che ha reso impossibile la vita del titolare di questo storico locale del quartiere.

“Quasi sicuramente, io e mia moglie saremmo andati avanti ancora per qualche anno, ma da quando abbiamo iniziato a tenere aperto anche alla sera, abbiamo avuto controlli quasi quotidiani da parte delle forze dell’ordine, tutto questo senza trovare mai nulla di contestabile se non un verbale dell’Arpa, oltre mille euro che abbiamo dovuto pagare per il ‘vociare‘ dei clienti” racconta il barista.

Una storia nota ai nostri lettori, avevamo infatti già avuto modo di raccontarla in passato con alcuni articoli“Il dispiacere è che nessuno ha fatto nulla per aiutarci, né il Comune né le associazioni di categoria, nessuno ha speso una parola per noi – prosegue Cippo – Lecco non offre nulla, la nostra fortuna è avere una bellissimo panorama, ma se un turista viene a visitarci non trova nemmeno delle indicazioni per i luoghi manzoniani. Sono solo contento per mia figlia che in pochi mesi all’estero ha già trovato lavoro e casa e presto andremo a trovarla”.

 


Sabato sera, una festicciola d’addio ha salutato il locale e domenica altrettanto con un aperitivo intorno a mezzogiorno. “C’erano molti giovani che qui avevano trovato un luogo d’aggregazione. Lo ribadisco ancora una volta: in 33 anni in questo bar non c’è mai stata una rissa, spaccio di droga o altri problemi. Sabato i ragazzi mi hanno fatto un applauso, mi sono commosso. Anche tante persone del rione hanno raggiunto domenica”.

L’Oasi’s Bar chiude ma la speranza di Gianola è che un giorno il locale possa risollevare la sua serranda. “Mi spiacere vederlo chiudere definitivamente. Speriamo che la sua storia possa proseguire”.