Politecnico: sono 49 i nuovi ingegneri al polo di Lecco

Tempo di lettura: 3 minuti

LECCO – Sono 49 i nuovi dottori del Polo territoriale di Lecco – Politecnico di Milano. Ben 31 lauree specialistiche in Ingegneria Edile-Architettura, Ingegneria Meccanica – Mechanical Engineering, Ingegneria Civile – Civil Engineering e Architectural Engineering sono state ufficializzate giovedì alla Camera di Commercio, mentre sono state 18 i diplomi di laurea triennale consegnati al campus di via Marco d’Oggiono per il superamento del corso di Ingegneria Civile e Ambientale e in Produzione Industriale.

“Portate freschezza e innovazione per le vostre soddisfazioni e per la crescita di questo paese – consiglia ai ragazzi Marco Bocciolone, prorettore del polo lecchese –. La conoscenza va sempre aggiornata e noi vi saremo sempre vicini: quando vi servirà una mano nel mondo del lavoro non esitate a chiedere aiuto ai vostri professori. Inoltre ricordatevi sempre che il Politecnico di Milano è una delle 50 università migliori al mondo. Non lo dico io, ma è i risultato di uno studio realizzato dall’Us world University ranking”. Vico Valassi, presidente della Camera di Commercio di Lecco, ha ricordato i tempi in cui era appena uscito dall’Università. “Fino a quando mi sono laureato – racconta – sono sempre stato etichettato come un pessimo studente. Poi, appena ho iniziato a lavorare mi hanno definito come uno dei più bravi. Lo studio è importante, ma ora impegnatevi nella professione che andrete a svolgere. I sacrifici fatti qui non sono stati inutili, vi aiuteranno a crescere nel mondo del lavoro”. Nelle lauree specialistiche si sono alternati ragazzi italiani e stranieri, cartina al tornasole di come il polo lecchese stia diventando sempre più un luogo di scambio culturale in città.

Diversi sono i voti superiori al 100, ma due studenti si sono distinti su tutti: Mattia Baj Rossi, iscritto al corso di Ingegneria Civile Architettura ha ottenuto un voto di 110/110, mentre ha fatto ancora meglio Erik Rossi di Civil Engineering con il massimo voto possibile: 110/110 e lode. “La mia tesi parla di un nuovo modello per la chiusura di dighe di contenimento – spiega il neodottore –. L’ho realizzata all’Università di Siviglia, in Spagna”. Il giovane, originario di Bergamo, è molto soddisfatto per il risultato ottenuto. “Mi godo questo voto – conclude –, anche se non so ancora come festeggerò”.

Il premio di Laurea in memoria di Katia Corti è stato assegnato a Matteo Ranghetti, Davide Oggionni e Paolo Regazzoni per il progetto di recupero del Monastero di S. Agata a Bergamo.