Isella, il progetto per il ponte c’è: “Attenzione mai venuta meno”

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CIVATE – Una serata aperta alla cittadinanza (poca quella che ha accolto l’invito, ndr) voluta dal gruppo di minoranza Civate che vorrei per fare il punto della situazione sul sovrappasso di Isella, chiuso al traffico veicolare da quasi un anno.

Era il 2 novembre 2016 quando il collegamento tra Civate e Isella venne chiuso, dopo che alcune verifiche strutturali effettuate in seguito al tragico crollo del ponte di Annone avevano rilevato un avanzato stato di ammaloramento dell’infrastruttura. Una decisione presa non senza polemiche e disagi da parte dei residenti della piccola frazione di Isella, da allora isolata dal centro paese. Ancora oggi la circolazione sul ponte è consentita solo ai pedoni.

A raccontare lo stato dell’arte, lunedì sera a Villa Canali di fronte ad una decina di cittadini poco convinti, sono stati i parlamentari Veronica Tentori e Gianmario Fragomeli, insieme al consigliere regionale Raffaele Straniero, moderati dal consigliere Antonia Dell’Oro.

Il rendering del nuovo cavalcavia

 

Ad oggi come spiegato il progetto preliminare per il nuovo ponte è stato redatto da Anas e inviato agli enti locali interessati (lo si può visualizzare sul sito del Comune di Civate): circa 3 milioni di euro il costo dell’infrastruttura, la cui realizzazione sarà interamente a carico dello Stato. Il sovrappasso verrà costruito vicino a quello già esistente (che sarà demolito a lavori conclusi, ndr) in acciaio Cor-ten, a campata unica innalzata a più di 5 metri (contro i 4,50 attuali) e una portata di 108 tonnellate.

Gli step burocratici si concluderanno con la conferenza dei Servizi durante la quale gli enti preposti (tra cui il Comune di Civate e la Regione) potranno visualizzare il progetto e se necessario avanzare proposte o richiedere modifiche: “Stiamo aspettando la convocazione – ha spiegato l’onorevole Tentori – dopo di che il progetto diventerà definitivo, quindi esecutivo, e si potranno avviare le procedure che porteranno all’inizio dei lavori”. Lavori che, stando agli impegni presi da Ministero e Anas nel corso di più tavoli politici e tecnici, dovrebbero concludersi entro l’inizio del 2019.

Da sinistra il consigliere regionale Raffaele Straniero, l’onorevole Veronica Tentori, il consigliere Antonia Dell’Oro e l’onorevole Gianmario Fragomeli

 

“Appena saputo della chiusura del sovrappasso di Isella e dei conseguenti disagi ci siamo subito mobilitati – ha ribadito Tentori – e l’attenzione non è mai venuta meno”.

Lo ha confermato anche il collega Gianmario Fragomeli, che dal crollo del Ponte di Annone sta seguendo, come dichiarato, un tavolo ministeriale volto a programmare verifiche sullo stato di degrado dei ponti in tutto il Paese: “Una ricognizione che purtroppo allo stato attuale manca, e già ne abbiamo avuta prova con il caso di Annone e con questo, fortunatamente prima che si consumasse un’altra tragedia – ha commentato – sul caso specifico di Isella è più che mai indispensabile che il Ministero capisca che non è di fronte ad un caso locale, ma nazionale. I disagi creati dalla chiusura di questo sovrappasso, così come dal crollo del ponte di Annone, si ripercuotono su un livello territoriale ben più esteso dei due singoli comuni: abbiamo preso l’impegno di farlo capire al Governo. Da qui l’importanza di avere un quadro complessivo sullo stato di salute delle infrastrutture, da qui la disponibilità del Ministero di sostenere i costi di rifacimento del Ponte di Annone e di quello di Isella”.

Con il progetto steso e l’imminente conferenza dei Servizi per chiudere la partita all’appello manca solo il tassello fondi di bilancio. La promessa dei due parlamentari è chiara: “Continueremo a spingere anche su questo”.

All’incontro era presente anche il presidente della Provincia di Lecco Flavio Polano: “Come Provincia non abbiamo molto da fare, essendo il ponte di proprietà comunale, ma volevo fare sapere ai cittadini di Isella e di Civate che vi siamo vicini e che allo stesso modo guardiamo con attenzione al rispetto dei tempi dati da Ministero e Anas per la ricostruzione”.

Pochi, come detto, i cittadini che hanno raccolto l’appello di Civate che vorrei. Le polemiche, com’era facile immaginare, non sono mancate: “Trovo assurdo che sulla Statale 36, tra le strade più trafficate d’Italia, ci siano ponti di proprietà dei Comuni o delle Province e non dello Stato. Cinque anni fa al ponte di Isella era stato aggiunto un pezzo, possibile che non fossero state fatte delle verifiche?” ha detto un cittadino. “E’ un’incongruenza che riconosco e condivido – ha risposto Fragomeli – purtroppo non è l’unico caso in Italia, e questo è dovuto a leggi federali tramite le quali gli enti locali hanno acquistato infrastrutture statali. Anche per questo è importante cambiare il metodo di lavoro e renderlo più ‘informatico’ per far sì che le documentazioni relative alle proprietà non si perdano e si possa ricostruire più in fretta la storia del manufatto in questione”.

“Con il Ponte di Annone – ha concluso – abbiamo raggiunto l’obiettivo, ma francamente, senza rinnegare la gravità di quanto accaduto, al momento il ponte fisicamente non c’è e non può creare altri pericoli. A Isella invece la struttura c’è e ogni eventuale ritardo mi preoccupa molto. Speriamo che i tempi di convocazione siano brevi, per dare il via il prima possibile alla fase esecutiva del progetto“.