Ponte Vecchio a fasce orarie? Ultimo incontro per decidere

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Ponte Vecchio

LECCO – Un ultimo incontro deciderà le sorti viabilistiche del Ponte Azzone Visconti: il vicepresidente della Provincia, l’assessore Stefano Simonetti, nei prossimi giorni convocherà il sindaco di Lecco e quello di Malgrate per l’ “ok” definitivo al progetto di senso alternato a fasce orarie sul ponte.

E’ il compromesso tra l’esigenza di preservare la pista ciclopedonale, per far attraversare in sicurezza pedoni e ciclisti, e la fruibilità del ponte in entrambe le direzioni (seppur in orari diversi della giornata), con la realizzazione definitiva della rotatoria sul lato malgratese.

Il progetto prevedrebbe l’apertura della corsia veicolare in ingresso verso la città al mattino, dalle 6 alle 12, ed in uscita verso Malgrate per il resto della giornata. “Dall’Amministrazione di Malgrate ho già avuto parere positivo – spiega Simonetti – dovrò ora riconfrontarmi con Lecco sperando di poter mettere la parola fine alla vicenda”.

rotonda - ponte vecchio (1)Da un anno è oramai in corso il dibattito politico riguardo al Ponte Vecchio ed ora, terminati i lavori di rifacimento delle barriere che hanno costretto alla chiusura della strada per tre settimane, si dovrà decidere se abbracciare il piano lanciato a suo tempo dall’ente provinciale ed accantonare l’idea di un ponte fruibile solo in uscita dalla città, così come è attualmente.

Una scelta sulla quale il Comune di Lecco non avrebbe ancora dato il via libera alla Provincia e rispetto alla quale sembrerebbero esserci posizioni differenti all’interno della Giunta.

Nel mezzo ci sono le osservazioni della Soprintendenza, chiamata a tutelare il ponte in quanto bene storico, che nei mesi scorsi aveva fatto sapere la propria contrarietà all’installazione di sbarre per regolare il flusso veicolare ma avrebbe detto sì ai semafori. Questi ultimi, una volta raggiunto l’accordo tra Comuni e Provincia, potrebbero essere installati già nelle prossime settimane:

“Conto di risolvere il tutto in brevissimo tempo – ha concluso Simonetti – si fa l’appalto e poi si parte”.