Poste e proteste: anche il Comune di Lecco insieme ai sindacati

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LECCO – Secondo incontro con il prefetto per i rappresentanti dei lavoratori delle poste che lunedì pomeriggio hanno manifestato la loro protesta con un presidio dinnanzi all’ufficio governativo di corso Promessi Sposi: già venerdì mattina i sindacati avevano incontrato il prefetto Bellomo alla quale avevano testimoniato le difficoltà vissute da lavoratori e utenti del servizio pubblico.

Antonio Pacificio
Antonio Pacificio

“Disagi che coinvolgono l’intera provincia – ha spiegato Antonio Pacifico della Cisl – A soffrire maggiormente sono i più grandi tra i sei centri di recapito lecchesi (Lecco, Merate e Barzanò), il recapito a giorni alterni è ormai realtà in gran parte del territorio e riguarda in alcune zone anche la consegna dei giornali; questo significa carichi di lavori raddoppiati tra pacchi, telegrammi e raccomandate per gli operatori del recapito, gli orari di lavoro dei portalettere sono stati inoltre spostati in avanti e la consegna ai commercianti capita spesso negli orari di chiusura, costringendo poi i negozianti a recuperare la posta agli uffici. Tutto questo per tagliare il personale”.

I sindacati denunciano infatti la diminuzione delle linee di recapito da 123 a 177 in tutta la provincia, diminuendo di pari numero i portalettere, alcuni dei quali reimpiegati negli uffici dove però, spiega Pacifico, esiste una carenza di almeno una 40ina di posti.

Giuseppe Corvaglia (Uil) e Giusy Di Mario
Giuseppe Corvaglia (Uil) e Giusy Di Marco

Esempi lampanti sono Abbadia dove ci sono solo due operatori – prosegue il sindacalista Cisl – Lecco 8 ha un solo sportellista anziché due, Lecco 4 necessiterebbe di uno sportellista in più, ad Airuno lavora solo il direttore ma occorrerebbe anche uno sportellista”.

A questo si aggiunge l’atteggiamento di chiusura da parte di Poste Italiane rispetto alle proposte dei sindacati, come sottolineato da Giusy Di Marco di Confsal Comunicazioni. “Territori come quelli di Lecco e Como – ha spiegato Giuseppe Corvaglia della Uil –  sono maggiormente penalizzati di altri per conformazione geografica e si rischiano di creare cittadini di serie B, abbandonati da un servizio sociale e pubblico ed oggi messo fortemente in discussione”.

Al centro il vicesindaco Francesca Bonacina insieme a lavoratori e sindacati
Al centro il vicesindaco Francesca Bonacina insieme a lavoratori e sindacati

Proprio perché si tratta di un servizio pubblico, anche le istituzioni seguono da vicino la riforma messa in atto dalle Poste. Il Comune di Lecco ha voluto partecipare al presidio con il vicesindaco Francesca Bonacina, il presidente del consiglio comunale Giorgio Gualzetti il consigliere comunale Roberto Nigriello.

“Esprimiamo vicinanza ai lavoratori e agli utenti ma vogliamo anche capire con sindacati che passi è possibile fare per poter affrontare e risolvere le criticità” ha fatto sapere il vicesindaco.