Posti al parcheggio multipiano. Vivere Varenna: “Ci riproviamo”

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L'ingresso del parcheggio multipiano di Varenna, in viale Polvani.
L’ingresso del parcheggio multipiano di Varenna, in viale Polvani.

 

VARENNA – La sentenza è del dicembre scorso e ora che se ne conoscono le motivazioni il gruppo di minoranza “Vivere Varenna” torna a far sentire la propria voce sulla decisione della Cassazione di respingere il ricorso a suo tempo presentato dal sindaco, Carlo Molteni, contro la sentenza che lo condannava a una multa di 1.000 euro per omissione di atti d’ufficio per non aver fornito a un consigliere comunale di minoranza copia dell’elenco dei richiedenti dei box e dei posti auto riservati ai residenti presso il parcheggio multipiano.

Già nei giorni immediatamente successivi alla sentenza Pinuccio Dajelli, Nives Balbi e Mauro Manzoni sostenevano in un comunicato che a loro giudizio a Molteni non sarebbe bastato “un quarto grado di giudizio per rendersi conto che la sua costante abilità nel “far mistero” nulla può di fronte alle parole tratte dalla sentenza che lo ha condannato già in primo grado”.

Ora gli esponenti di minoranza tornano a ribadire la legittimità delle istanze dei consiglieri Bonati e Balbi, “che – si legge in una nota diffusa in queste ultime ore – nel 2006 avevano a più riprese richiesto che fosse loro consegnato l’elenco dei residenti aspiranti alla concessione d’uso dei 50 posti auto nel parcheggio multipiano di viale Polvani, allora in corso di realizzazione”.

“La Corte di Cassazione e ancor prima il prefetto, benché inascoltato, al quale i due consiglieri si erano rivolti dopo che l’elenco era stato “secretato” dal sindaco – si legge nel comunicato a firma Dajelli, Balbi e Manzoni – ha confermato la legittimità del potere di sindacato ispettivo, di stimolo e controllo sull’attività degli organi comunali da parte dei consiglieri di opposizione, legittimati a tutelare il buon andamento della pubblica amministrazione”.

“I consiglieri di opposizione – concludono i tre esponenti di “Vivere Varenna” – dopo sette anni ci riprovano”.

Così in data 24 febbraio il gruppo consiliare di minoranza ha protocollato presso gli uffici comunali la nuova richiesta al sindaco Molteni dell’elenco in questione, oggetto appunto della sentenza di condanna del primo cittadino da parte della Cassazione.