Pro loco Mandello: conoscere Segantini e visita a Rongio

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Un'opera del pittore Giovanni Segantini.
Un’opera del pittore Giovanni Segantini.

MANDELLO – Con la Pro loco di Mandello alla scoperta del pittore Giovanni Segantini e di Rongio, una delle frazioni alte del paese.

Per conoscere e approfondire l’arte di Segantini, uno tra i massimi esponenti del divisionismo, del quale fino al 18 gennaio è allestita una mostra a Palazzo Reale di Milano, l’associazione presieduta da Rinaldo Citterio propone una conferenza sul tema “Paesaggi alpini, animali e vita contadina nell’arte di Giovanni Segantini”.

L’appuntamento è per venerdì 28 novembre, con inizio alle 20.45, presso la sala civica di via Dante a Molina.

Relatori saranno Laura Polo D’Ambrosio, docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e al Liceo classico di Lecco, e Roberto Pozzi, curatore del Museo etnografico di Colico.

Il giorno successivo, sabato 29, passeggiata a Rongio, con visita guidata della frazione a cura del professor Rocco Giovine.

Quel giorno il ritrovo è fissato per le ore 14 sul sagrato della chiesa di Sant’Antonio, che sarà anche la prima meta della visita guidata. Ci si addentrerà quindi per i vicoli della frazione e si raggiungerà la chiesa di San Giacomo.

“Quella di fine novembre sarà insomma un’altra passeggiata – dicono i responsabili della Pro loco – per conoscere meglio il territorio mandellese”.

Rongio sarà la meta della visita guidata proposta dalla Pro loco mandellese per il 29 novembre.
Rongio sarà la meta della visita guidata proposta dalla Pro loco mandellese per il 29 novembre.

La partecipazione è gratuita. In caso di maltempo gli organizzatori consigliano di consultare il sito Internet della Pro loco, oppure di telefonare al numero 339-66.94.140 proprio per avere informazioni sull’effettivo svolgimento della passeggiata.

Nell’enciclopedia online Wikipedia si legge che “Rongio, anticamente aggregato alla comunità di Mandello, fu comune a sé stante dalle riforme dell’imperatrice Maria Teresa, che gli aggregò i piccoli villaggi di Molina, Tonzanico e Motteno, per un totale di 657 abitanti. Nel 1786 entrò per un quinquennio a far parte della provincia di Como, per poi cambiare continuamente i riferimenti amministrativi nel 1791, nel 1797 e nel 1798″.

“Portato definitivamente sotto Como nel 1801 – continua la nota – alla proclamazione del regno d’Italia napoleonico nel 1805 risultava avere 750 abitanti. Nel 1809 il municipio fu soppresso su risultanza di un regio decreto di Napoleone che lo annesse per la prima volta a Mandello, ma il Comune di Rongio fu tuttavia ripristinato con il ritorno degli austriaci. Il primo consiglio comunale fu eletto nel 1822 grazie al regio assenso governativo. Nel 1853 il paese risultò essere popolato da 1.160 anime, salite a 1.263 nel 1871. Nel 1921 si registrarono ben 1.707 residenti. Fu il regime fascista a decidere nel 1927 di sopprimere definitivamente il comune, unendolo a Mandello”.