Profughi: al Bione verrà allestito un centro di accoglienza

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LECCO – Prosegue l’emergenza profughi nel lecchese e al Bione sono partiti i lavori di allestimento di un campo di accoglienza per i migranti.

L’area interessata è quella degli spettacoli viaggianti, assegnata al Ministero e in futuro dove dovrà sorgere la nuova stazione dei Vigili del Fuoco, la stessa area ancora al centro della contesa tra Comune di Lecco e pompieri proprio per la realizzazione della nuova caserma.

Il coordinamento del campo di accoglienza farà capo alla Prefettura che al momento non ha diramato ancora alcuna nota ufficiale relativamente al numero di profughi che verranno lì ospitati.

 

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Nel frattempo ci si prepara a trasferire i richiedenti asilo che da luglio sono stati accolti alla palestra della scuola media di via Puccini a Maggianico: i migranti saranno ospitati all’ex Ferrhotel in via Ferriera, alle spalle del centro commerciale “La Meridiana” e saranno gestiti dalla cooperativa Itaca che già si occupa di loro.

“Avevamo chiesto di trovare una nuova soluzione per i migranti – spiega il sindaco Brivio – perché, come avevamo annunciato, la palestra doveva tornare in uso alla scuola entro fine agosto, anche per poter effettuare piccoli lavori di manutenzione. Da quanto ci risulta la struttura dell’ex Ferrhotel è in grado di ospitarne una settantina. Si tratta di una dimensione legata alla prima accoglienza, con la possibilità di far defluire migranti su altri centri una volta espletate le formalità”.

 

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Riguardo al nuovo campo di accoglienza che sorgerà al Bione il sindaco spiega che la questione è gestita direttamente dalla Prefettura in collaborazione con la Protezione Civile.

Intanto non si arrestano gli arrivi di migranti nel lecchese: “Ciò che avviene sul territorio è il rimbalzo di quanto sta accadendo a livello nazionale. Il problema vero – conclude il sindaco – è la poca celerità nell’esame delle pratiche e delle singole situazioni dei richiedenti asilo, un’incertezza giuridica che prolunga le attese e crea una situazione non bella sia per chi viene accolto e sia per chi accoglie”.