Profughi, nuovi arrivi.
La Prefettura: “Nessun problema finora”

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profughi accoglienzaLECCO – Nuovi arrivi di profughi nel lecchese: giungeranno infatti questa mattina altri 10 migranti, il cui arrivo era inizialmente previsto in nottata. Si tratta dell’ultimo gruppo che si aggiunge ai 15 che nei giorni scorsi sono stati trasferiti al COE di Esino Lario. Nella serata di venerdì non era ancora stata decisa la loro destinazione ma la Prefettura ha fatto sapere che non verranno comunque trasferiti ad Esino.

Proprio ad Esino, in mattinata, è prevista la visita del vicepresidente vicario della Provincia di Lecco, Stefano Simonetti, che venerdì ha chiesto verifiche sullo stato politico di rifugiati delle persone accolte e controlli anche dal punto di vista sanitario, definendo la “situazione grave e preoccupante”.

“Veramente – spiega il capo di gabinetto della Prefettura, il dott. Stefano Simeone – non abbiamo ricevuto alcuna segnalazione di problemi né da parte dei cittadini e nemmeno da parte delle forze dell’ordine”.

I primi arrivi si sono verificati a marzo e complessivamente, con quelli di sabato, sale a 125 il numero dei profughi ospitati nel lecchese e distribuiti in diverse strutture di accoglienza tra Colico e Calolzio presso l’associazione il Gabbiano, a Galbiate gestiti dalla cooperativa l’Arcobaleno, all’Hotel del Lago di Bellano e al COE di Barzio, oltre che a quello di Esino.

Stefano Simeone
Stefano Simeone

A Lecco sono 21 i migranti ospitati, sei in affittacamere e altri 15 presso la Caritas di via Montalbano. “Abbiamo cercato di diversificare la loro collocazione sul territorio per evitare qualsiasi tipo di problematica di ordine pubblico – prosegue Simeone – stiamo lavorando molto per trovare soluzioni ideali e anche il Ministero chiede le nostre disponibilità di posti per metterci in condizione di accoglierli secondo le nostre possibilità. Anche la nostra Provincia dà il suo contributo come accade per altri territori, si tratta comunque di numeri esigui rispetto alla tragedia che porta sulle nostre coste migliaia di migranti”.

Un aiuto alla Prefettura potrebbe arrivare dopo il 4 agosto, giorno della scadenza del bando per la ricerca di strutture pubbliche o private in grado di dare ospitalità e fronteggiare i nuovi arrivi.