Progetto Expo: cena al buio a Mandello con genitori e non vedenti

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Un'immagine dell'esperienza vissuta da alcuni alunni della scuola primaria "Sandro Pertini" di Mandello con non vedenti dell'Unione italiana ciechi di Lecco.
Un’immagine dell’esperienza vissuta nelle scorse settimane da alcuni alunni della scuola primaria “Sandro Pertini” di Mandello con non vedenti dell’Unione italiana ciechi di Lecco.

MANDELLO – Fine settimana decisamente insolito per una trentina di mandellesi. Insolito e significativo, considerato che per la ricorrenza di San Valentino la loro scelta non si era indirizzata verso una serata semplicemente divertente o romantica, in un elegante ristorante piuttosto che in qualsiasi altro locale pubblico.

Per l’appuntamento conviviale del 14 febbraio hanno deciso infatti di ritrovarsi nella sede del gruppo Alpini, in piazza Stazione, messa a disposizione dalle penne nere per una cena al buio organizzata dai docenti dell’Istituto comprensivo “Alessandro Volta” di Mandello con la partecipazione (a tutti gli effetti attiva, va subito specificato) di alcuni non vedenti dell’Unione italiana ciechi di Lecco.

La serata voleva essere uno tra gli eventi più significativi legati al “progetto Expo 2015” in corso di svolgimento presso lo stesso istituto scolastico mandellese e di cui sono protagonisti in primo luogo gli alunni e, di riflesso, i loro insegnanti, che già nelle scorse settimane avevano coinvolto le famiglie dei ragazzi proponendo loro due conferenze sull’alimentazione, tema centrale della prossima esposizione universale che si aprirà in maggio a Milano.

Dopo i due incontri, dunque, ecco la cena al buio. “La proposta – spiegano le promotrici dell’evento – era quella di approcciarsi con fiducia e di entrare in empatia con persone che vivono un’“altra” condizione attraverso modalità ludiche e misurandosi con esperienze sensoriali  del tutto nuove”.

“I partecipanti alla cena – aggiungono – non conoscevano il menù, ma via via che venivano loro serviti scoprivano i cibi con il tatto, l’olfatto e il gusto. Vi era poi un’attenzione nuova pure per l’udito, unico canale di comunicazione per i commensali che, privati della vista, hanno particolarmente gradito questa esperienza, trattenendosi fino a tarda sera anche per uno scambio di impressioni con i non vedenti”.

Mandello_non-vedenti_scuola-Pertini_2015Determinante e preziosa è stata, come detto, la collaborazione dell’Ana di Mandello. Oltre alla disponibilità gratuita della sede e al particolare allestimento logistico della stessa, l’alpino e cuoco Egidio Biffi ha infatti cucinato volontariamente le vivande offerte dalla stessa associazione, servite da camerieri non vedenti nel locale completamente oscurato.

Il ricavato della cena al buio (a ciascun commensale era stata proposta la cifra di 20 euro) è stato interamente destinato alla scuola, allo scopo di contribuire a finanziare la visita che gli alunni della primaria “Sandro Pertini” effettueranno in maggio ai padiglioni dell’Expo.

In tempi difficili quali sono quelli attuali la scuola ha infatti inteso evitare ulteriori spese a carico delle famiglie e ha così attivato una serie di iniziative di autofinanziamento. Gli alpini stessi, oltre a mettere a disposizione il locale e ad offrire la cena, hanno tra l’altro contribuito con una significativa donazione finanziaria.

Va aggiunto che anche l’amministrazione comunale mandellese sostiene concretamente il “progetto Expo 2015” attraverso il prezioso apporto di un esperto.

La cena al buio di quest’ultimo fine settimana era quindi frutto della volontà (e della capacità) di costruire una rete tra le agenzie del territorio che condividono un approccio etico orientato ai valori della collaborazione e della solidarietà.