Provincia: “Con i tagli, a rischio l’assistenza scolastica ai disabili”

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LECCO – “Dal Consiglio di Stato – afferma l’Assessore ai Servizi alla Persona e alla Famiglia Antonio Conrater – arriva un’ulteriore conferma della mancanza di coerenza nella gestione degli Enti Locali. Fino a qualche mese fa, infatti, l’assistenza scolastica ai disabili nelle scuole secondarie di secondo grado era a carico dei Comuni. Ora, proprio nel momento in cui il Governo Letta ribadisce il suo De Profundis per le Province, il Consiglio di Stato ha trasferito questa funzione alle Province”.

L’Assessore Conrater ha sottoposto l’argomento ai colleghi di Giunta, considerato che per il prossimo anno si dovranno trovare i fondi necessari per garantire il servizio, la cui spesa è stimata in circa 200.000 euro. In questo momento di pesanti tagli ai bilanci delle Province e considerata la precisa volontà del Governo Letta di trasformarle in enti di secondo livello con funzioni circoscritte, il rischio, avvisano da Villa Locatelli,  è che ai disabili non sia più data la possibilità di frequentare le scuole superiori. Alcuni Comuni hanno infatti già sospeso il servizio per il prossimo anno scolastico.

“Siamo veramente all’assurdo totale – aggiunge l’assessore al Bilancio Ennio Fumagalli – Con il Disegno di Legge 35 il Governo centrale ha fatto un ulteriore regalo alla Provincia di Lecco, aumentando il taglio della spesa corrente previsto nel 2013 da circa 900.000 a 1.600.000 euro. Siamo in seria difficoltà nel reperire risorse per assicurare il riscaldamento delle scuole, oltre alla manutenzione delle strade e alla rimozione della neve nel periodo invernale. Ora un organo dello Stato centrale ci impone di sopperire a un’ulteriore competenza fino a oggi non dovuta. E’ ormai chiaro che i vari organi dello Stato seguono vie decisionali in contrasto tra loro e il Governo non è in grado di definire una strategia chiara e precisa riguardo alle amministrazioni locali”.

La Provincia di Lecco – conclude l’Assessore Conrater – si impegnerà comunque al massimo per evitare che per i disabili diventi impossibile frequentare le scuole superiori. L’importante è che di fronte al problema della disabilità Comuni, Province e Regione mettano da parte i conflitti di competenza e sappiano far prevalere la solidarietà verso chi ha più bisogno del nostro aiuto”.