Provincia di Lecco verso il dissesto, lo Stato chiede 18 milioni

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Provincia - Villa Locatelli

 

LECCO – 18 milioni e 814.912 euro, questa la cifra record che la Provincia di Lecco dovrebbe restituire allo Stato nel corso del 2016. Si tratta dell’81,05% di tutte le entrate tributarie.

Si fa ancora più nera l’ombra del dissesto per Villa Locatelli, nonostante la risicata approvazione, nel 2015, del Bilancio di previsione: i pesantissimi tagli alla finanza locale hanno gettato nuovamente l’Ente nell’impossibilità concreta di raggiungere l’equilibrio di bilancio, che allo stato attuale si presenta con uno squilibrio pari al -7,6 milioni di euro.

Giuseppe Scaccabarozzi
Giuseppe Scaccabarozzi

Squilibrio, come spiegato in sede consigliare mercoledì sera, dovuto ai tagli che hanno visto crescere il contributo nel 2016 rispetto al 2015 del 75,02% (da 3.790.831,28 euro a 6.636.527,88 euro), per un totale di 10 milioni 427.359,16 €. “Sommando questa riduzione di risorse d’imposta a quelle degli anni passati ci troviamo a una riduzione complessiva di 25,7 milioni di euro che saliranno a 32 milioni nel 2017” ha detto il vicepresidente della Provincia di Lecco Giuseppe Scaccabarozzi.

Per evitare uno squilibrio definitivo e quindi il dissesto, ha fatto sapere Scaccabarozzi, l’ultima possibilità a cui aggrapparsi è la conversione in legge del recente decreto sugli Enti Locali: “L’obiettivo è quello di recuperare fino a un massimo di 5 milioni di euro grazie ai nuovi contributi regionali e allo svincolo dell’avanzo vincolato derivante dai trasferimenti regionali”.

In attesa di definire la situazione l’Ente potrebbe passare alla gestione provvisoria: “La gestione provvisoria determina alcune criticità – ha spiegato Scaccabarozzi – tra cui lo stop ai servizi considerati non fondamentali anche se importanti per la qualità di vita dei cittadini”. A rischio i servizi per i disabili, il trasporto pubblico locale, il cofinanziamento dei progetti e i servizi di promozione turistica.

Impossibile, come annunciato, approvare il bilancio entro il 31 luglio 2016, data di scadenza. Con ogni probabilità il termine verrà rinviato e nella peggiore delle ipotesi la Provincia dovrà dichiarare il dissesto finanziario, portando allo scioglimento del Consiglio provinciale e alla nomina di un commissario.