Provincia verso il dissesto: servizi garantiti fino a metà 2015

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LECCO – “E’ una situazione estremamente critica, al punto tale che non riusciremo a garantire i servizi. Non si può fare altro che andare in esercizio provvisorio”. Parole che non lasciano scampo quelle del consigliere provinciale Giuseppe Scaccabarozzi che giovedì sera  a Villa Locatelli ha illustrato le ultime riguardo al bilancio dell’ente provinciale.

Un bilancio, quello del 2014,  che deve fare i conti con gli ultimi tagli per minori trasferimenti erariali (22 mila euro) e nuove spese per oltre 110 mila euro che hanno costretto la Provincia a compensare con economie, in particolare con un taglio di 80 mila euro alle spese correnti e 10 mila euro sul programma di educazione alimentare nelle scuole,  e recuperando introiti e rimborsi spese come quello di 20 euro erogato dal provveditorato.

“Se il 2014 lo abbiamo chiuso – ha proseguito Scaccabarozzi –  il 2015 invece lascia pesanti ombre. Non riusciamo approvare il bilancio entro l’anno e dobbiamo andare in esercizio provvisorio, a fronte di notevolissimi tagli e nell’impossibilità di garantire per tutto l’anno determinate spese, che riusciremo a coprire fino a giugno nella maggior parte delle funzioni”.

A rischio ci sono  i riscaldamenti scolastici con 910 mila euro che li garantiranno fino a settembre, per lo sgombero delle strade dalle neve sono invece disponibili 476 mila euro che saranno abbastanza fino ad aprile, il trasporto pubblico invece rischia di fermarsi a fine giugno se non si incrementeranno i 2,6 milioni attualmente stanziati, due mesi dopo potrebbe invece chiudere l’ufficio turistico dello IAT che attualmente dispone di 65 mila euro e con esso rischia lo stop anche il sistema bibliotecario provinciale per il quale sono ora destinati 40 mila euro.

A rendere critica la situazione è il taglio di 3,5 milioni già previsto nei confronti dell’ente locale ai quali se ne sarebbe aggiunto un  altro da 2,9 milioni.  Dalla Regione potrebbe giungere la metà della quota parte destinata a Lecco derivante dal bollo auto, che passerebbe da 6 a 3 milioni. Tra le minori entrate c’è invece quella della RC Auto, 12,7 milioni in calo di 800 mila euro rispetto al previsto, che ha costretto la Provincia ad alzare dal 25 al 30% l’imposta sulle trascrizioni.

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“Il bilancio della Provincia non è un bilancio in equilibrio, anche nel 2014 si è dovuto ricorrere ad entrate una tantum tra cui  2,8 mila di avanzo d’amministrazione per  riequilibrarlo – ha spiegato il dirigente provinciale Corrado Conti – I tagli dal prossimo anno, partendo dal 2012,  ammonteranno a 17 milioni e con la nuova Legge stabilità rischiamo di averne altri 7,5 milioni in meno nel 2015, altri 8 milioni nel 2016 e altri 8 milioni nel 2016. Arriveremmo ad un taglio di oltre 30 milioni con un bilancio di spese correnti di poco superiore ai 40 milioni. E’ una situazione di chiaro dissesto, nella quale si trovano tutte le province italiane”.

Per questo a Villa Locatelli non si nasconde la possibilità che il prossimo anno venga dichiarato ufficialmente il dissesto dell’ente provinciale per l’impossibilità di garantire le funzioni.

“A gennaio dovremmo approvare lo statuto – ha spiegato il presidente della Provincia, Flavio Polano – e in quell’occasione spiegheremo ai sindaci  anche questa situazione le cui ricadute saranno sui Comuni rispetto a funzioni e azioni che svolgiamo e che l’anno prossimo rischiamo di restituire  nel 50%. Vedremo la finanziaria che il Governo approverà e con un quadro economico più chiaro andremo a rappresentare la situazione a tutti i sindaci”.