Qualità della vita: Lecco “vola” in classifica, ok sanità e sicurezza

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qualita vita - Sole 24 oreLECCO – Un balzo in avanti di 12 posizioni per il capoluogo manzoniano nella speciale classifica sulla qualità della vita nelle province italiane redatta dal Sole 24 Ore e pubblicata nella mattinata odierna. Lecco si è aggiudicata il 45esimo posto (era al 57esimo nel 2012) piazzandosi dopo Oristano e prima di Varese.

Un balzo in avanti che non ha riguardato la voce “tenore di vita” che ha visto leggermente peggiorare la nostra provincia che dalla 14esima posizione dello scorso anno passa alla 17esima: nel dettaglio cala il Pil pro capite (dai 26,663 mila euro del 2011 ai 26,183 del 2012) ma resta tra i valori più alti in Italia l’importo medio percepito dai pensionati lecchesi (960 euro) che permette di preservare il quarto posto sulle altre province. Cresce la tendenza al risparmio (da 19,12 mila ai 20,46 mila euro di depositi medi per abitante), cala il prezzo al metro cubo degli immobili (da 2,35 a 2,25 mila euro). Per quanto riguarda il costo della vita, i lecchesi pagano un punto percentuale in più di inflazione rispetto al 2011 (3,02%).

Il miglioramento non riguarda nemmeno l’ambito lavorativo e dell’imprenditoria dove Lecco ha perso ben 28 posizioni, collocandosi al 71esima. A soffrire maggiormente è lo spirito d’iniziativa dei lecchesi (corrispondente al dato delle imprese registrate su 100 abitanti) che già lo scorso anno li aveva visti in fondo alla classifica ed ora si avvicinano ancor di più alla maglia nera con il 102esimo posto, migliori solo a Palermo, Belluno, Gorizia, Lodi e Trieste. Un dato che va di pari passo con i fallimenti (26 ogni mille imprese nel 2012) che ferma Lecco in 94esima posizione. Lecco è a metà classifica sull’occupazione femminile stimata al 53,1%.

Benissimo la sanità, con Lecco che resta sul podio per il minor tasso di emigrazione ospedaliera (1,93%), anche se quest’anno Bergamo ci ruba la prima posizione. Male invece sul fronte della giustizia, che perde oltre un punto percentuale nel rapporto tra cause evase su quelle nuove e pendenti (40,93%). Allargando la statistica anche ai parametri legati all’ambiente e agli altri servizi pubblici, la provincia lecchese mantiene la 13esima posizione.

E’ però sulla sicurezza che Lecco compie il suo volo trionfale: lo scorso anno in tanti si erano stupiti per quell’80esimo posto aggiudicato al capoluogo manzoniano sul fronte dell’ordine pubblico; la classifica odierna vede la provincia lecchese “mangiarsi” quasi 50 posizioni attestandosi 31esima sulle altre province. Il miglioramento c’è stato su tutti gli indicatori in esame, dagli scippi e rapine ai furti di appartamenti, dai furti d’auto alle estorsioni e alle truffe, in alcuni casi anche con un balzo di oltre dieci posizioni in avanti.

Si sale anche alla voce “tempo libero” (dal 94esimo al 70esimo posto) con un indice di sportività che vede i lecchesi decimi in Italia; promossi anche su no profit (34esimi) con 101 volontari ogni mille abitanti. Cresce anche l’indice di copertura della banda larga (98,86%) che permette al capoluogo manzoniano di aggiudicarsi la 13esima posizione. Non si può dire lo stesso in ambito culturale dove Lecco si mantiene penultima per numero di librerie (2,66 ogni 100 mila abitanti).

Infine, altri dati riguardano il numero di laureati che sale dai 68 ai 76 nuovi “dottori” ogni mille giovani (25-30 anni), il tasso di stranieri regolari sul territorio che scende dal 8,17% al 8,04% così come i divorzi e le separazioni, da 61 a 52 ogni 10 mila famiglie.

La classifica generale del Sole 24 Ore vede sul podio Trento, seguito da Bolzano e Bologna; dal lato opposto, invece, chiudono la classifica Napoli, Palermo e Reggio Calabria.