Raccolta rifiuti, sciopero sospeso. Cgil: “Obiettivo raggiunto”

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Uno scatto in via Cavour in occasione del precedente sciopero
Uno scatto in via Cavour in occasione del precedente sciopero
Uno scatto in via Cavour in occasione del precedente sciopero

 
LECCO – Si sono evitati disagi già visti nelle scorse settimane grazie alla sospensione dello sciopero degli addetti alla raccolta rifiuti, previsto per mercoledì e giovedì, mobilitazione rientrata dopo la firma dei protocolli d’intesa sul rinnovo del contratto del settore igiene ambientale pubblico e privato.

Dopo una estenuante trattativa durata tutta la notte, all’alba di martedì mattina è stato infatti sottoscritto con FISE (parte datoriale privata) il protocollo d’intesa per il rinnovo del contratto del settore igiene ambientale privato. Così come accaduto nella nottata di domenica scorsa, dopo 40 ore di ininterrotta trattativa, con cui è stato siglato con UTILITALIA (parte datoriale pubblica) il protocollo d’intesa per il rinnovo del contratto dei lavoratori dell’igiene Ambientale pubblica.

Marco Paleari  - FP Cgil
Marco Paleari – FP Cgil

“Possiamo finalmente dire che questi lavoratori a distanza di 30 mesi dalla scadenza del loro contratto, con due scioperi alle spalle e con la proclamazione di altre due giornate di sciopero, hanno finalmente raggiunto l’obbiettivo di avere rinnovato il loro contratto – spiega il segretario di FP Cgil Lecco, Marco Paleari – Un contratto collettivo di lavoro, che continua ad avere due copertine diverse ma che raggruppa ancora l’insieme di articoli e norme che fanno si che l’ipotesi di un futuro contratto unico del settore, sia ancora un obiettivo da raggiungere”.

“Dobbiamo ringraziare le organizzazioni sindacali FP CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI e FIADEL, che al tavolo delle trattative hanno fatto veramente un bellissimo lavoro, non facile, caratterizzato da momenti veramente drammatici, ma che la tenacia la caparbietà, valorizzata dalla forza e dalla fiducia dei lavoratori ha portato al raggiungimento dell’obbiettivo” ha proseguito il sindacalista.
In sintesi i due rinnovi portano a un aumento salariale a regime nel 2018 di Euro 120 al 3° live. A, che è il livello intermedio, distribuiti tra retribuzione e welfare contrattuale a carico delle Aziende, una tantum di Euro 200 per gli arretrati contrattuali, oltre alla impomatante salvaguardia nei processi di passaggio di appalto, la tutela dei diritti in caso di licenziamento individuale ovvero l’applicazione dell’art. 18 L. 300/70 modificato dalla L. N° 92/2012, pertanto fino a scadenza del contratto anno 2019, questi lavoratori non saranno soggetti subire le norme imposte dal jobs act, ossia le tutele crescenti.

“I cittadini potranno stare tranquilli – conclude Paleari – le raccolte saranno svolte regolarmente con la professionalità fin qui espressa da questi lavoratori con un pizzico di soddisfazione in più”.