Radio Leccocittà Continental: intervista esclusiva alla cantante L’Aura

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LECCO – Un brillante ritorno dopo una pausa di 6 anni sulla scena musicale. L’Aura presenta con un’intervista esclusiva a Radio Leccocittà Continental diretta da oltre 35 anni da Marco Michetti, il suo nuovo album “Il contrario dell’amore”. Il nuovo singolo già in onda da diverse settimane è “La meccanica del cuore”.

Ciao L’Aura! ritorni sulla scena musicale dopo una pausa di 6 anni con un nuovissimo album e dopo il primo singolo di quest’ estate “I’m an alcoholic” adesso è inevitabile parlare del nuovo Singolo già in onda da qualche settimana “La meccanica del cuore”.
“ ‘La Meccanica del cuore’ è il primo brano che ho scritto per l’album che risale già al 2012 . Nel 2014 ho cominciato la registrazione, da lì sono partita ho fatto altri due – tre pezzi , poi mi sono resa conto che diciamo l’andazzo del disco era molto vintage, ho scritto altri pezzi su quella falsa riga, poi ad un certo punto mi sono resa conto che non volevo fare un disco che fosse solo retrò, diciamo volevo metterci altre cose diverse, per riuscire a far convivere tutto ho cominciato a scrivere dei racconti, parallelamente alla scrittura delle canzoni , che avessero un filo conduttore , in modo che anche se avessi vagato un po’ fra i generi il disco sarebbe risultato comunque molto coeso , e di fatto diciamo , mi sono resa conto che i testi che scrivevo avevano comunque un minimo di comun denominatore che era quello di parlare di relazioni in qualche modo fallimentari, di modi di vivere i rapporti non particolarmente idilliaci, poi dopo io ho scritto comunque melodie e canzoni molto allegre, nonostante i testi non siano super allegri perché di mio sono una che tende a cercare di trasformare poi le cose negative in positive, mettiamola così”.

“Diciamo sicuramente qualcosa anche del bellissimo Video appunto ‘La Meccanica del Cuore’ un video diretto da Michele Piazza e realizzato con un’atmosfera Stile Anni ’60”
“Michele fa parte di quel gruppo di venti persone, che quando ho iniziato a lavorare al disco mi ha dato una mano in maniera attiva, nel senso che ci siamo conosciuti per la collaborazione con Laura Pausini, perché ho fatto questo video in tributo in cui ho cantato la canzone che le ho scritto per il suo ultimo album, lui ha girato questo video, quindi ci siamo conosciuti lì abbiamo cominciato a lavorare insieme su diverse cose, lui faceva parte si può dire del mio gruppo di fan, ho radunato queste venti persone che mi hanno aiutato veramente moltissimo per questo disco e lo stanno facendo tutt’ora , il video lo abbiamo pensato insieme è stato pensato con quella atmosfera volutamente retrò , e l’unica cosa diversa del solito che invece di una storia normale fra un uomo e una donna la storia avviene fra due donne , o comunque fra una donna e una donna robot”.

Parliamo adesso del Tuo nuovo album uscito lo scorso 22 settembre ‘Il contrario dell’amore’ c’è adesso L’Aura – una differenza dai tuoi tre precedenti album degli anni scorsi? Ricordiamoli: ‘Okumuki’, ‘Demian’ e la raccolta ‘L’Aura’ ”
In realtà “L’Aura” non è un vero e proprio album, perché è semplicemente una raccolta. Gli unici album che per me sono i miei veri album sono i primi due, e questo nuovo album è la diretta continuazione dei miei primi due album. Tutto quello che è arrivato nel mezzo, sinceramente non dico che lo rinnego, però non è stato un periodo molto semplice , per cui io queste canzoni in parte derivano da quel periodo perché alcune cose sono nate molto tempo fa, altre sono molto più recenti però di fatto non è un caso che i miei fan stanno tornando tutti all’ovile dopo tanti anni e ritrovo un sacco di persone che non vedevo da moltissimo tempo, perché anche loro si sono resi conto che comunque erano cambiate delle cose e invece adesso sono tornate come prima, di sicuro io sono cambiata nel senso che ho molta più esperienza adesso di quando ero più piccola, io sono uscita che avevo 19 anni, adesso sono più grande, però secondo me è questo un disco “ Il Contrario Dell’Amore” potrebbe essere il cugino dei primi due …”

L’Aura e adesso parliamo un po’ di te: sei nata a Brescia, cantautrice, quando hai iniziato ad avvicinarti al mondo della musica?
“Subito! Nel senso che già a 2 anni e mezzo mia mamma dice che già cantavo, quindi già cantavo le canzoni dei cartoni animati, sapevo a memoria tutti testi dei cartoni che mi piacevano e poi verso i 4 – 5 anni i miei mi hanno regalato una tastiera e da lì hanno capito che avevo una qualche propensione verso la musica poi hanno preso una tastiera più grande, poi mi hanno iscritto a lezioni di pianoforte mi hanno comprato un pianoforte, insomma hanno capito che c’era, di molto grezzo diciamo ma qualcosa c’era. La prima volta che mi sono resa conto proprio che la mia voce era aveva qualcosa di speciale è stato quando a 10 anni ho cantato per la prima volta in pubblico, io non avevo mai cantato prima perché ero molto timida, e infatti in quell’occasione cantai con le luci spente perché io non volevo farmi vedere da nessuno, però dopo l’esibizione ricordo che ci fu un super applauso pazzesco che non mi sarei mai aspettata, perché era un festival dove tutti i bambini facevano la loro performance, cose tutte molto goliardiche, e nessuno si aspettava che qualcuno cantasse bene erano tutti molto emozionati, quindi lì ho capito che dovevo coltivarla quella roba lì perché c’era sotto qualcosa, infatti poi pian piano a quell’età 9 – 10 anni ho iniziato a fare le prime composizioni molto rudimentali e poi dai 13 anni ho proprio iniziato la produzione che poi mi ha portato al primo disco”.

Ci sono dei ricordi delle emozioni dei 2 festival di Sanremo a cui hai partecipato ricordiamo nel 2006 e 2008?
“A dire il vero sono 3, perché partecipai anche nel 2011 come ospite di Nathalie, che mi chiamò per fare il suo ‘vivo sospesa’, quindi io sono passata 3 volte, però diciamo che le 2 volte in cui io ho partecipato come cantante in gara, mi ricordo sicuramente molta pressione, questo si , infatti io sono una che essendo una molto sensibile già di mio tendo comunque magari ad avere forse più difficoltà di certi miei colleghi che sono molto spigliati e abituati, io vivo tutto in maniera abbastanza forte e in una situazione del genere è tosta però il festival me lo ricordo con piacere, nel senso che è quel momento molto emozionante. Quando ti trovi lì o la va o la spacca, le cose fatte in 3 minuti non sono mai per me, perché io sono abbastanza un diesel, quindi avrei bisogno di fare almeno mezz’ora, ma il festival di Sanremo è una vetrina molto importante lo sappiamo tutti in Italia, è la vetrina più importante in tv quindi una bella esperienza sicuramente”.