Ragazze allontanate, il barista: “Omofobia? Esigiamo solo rispetto”

Tempo di lettura: 2 minuti

 

LECCO – “Non siamo omofobici, esigiamo solo rispetto”. Un cartello eloquente quello esposto dalla serata di mercoledì all’esterno dell’Oasi’s Bar, il locale di Pescarenico che ha fatto da sfondo alla vicenda denunciata da due ragazze lesbiche, cacciate, secondo quanto riferito dalle stesse, per aver essersi lasciate andare ad alcuni abbracci all’interno dell’esercizio pubblico (qui l’articolo).

Una denuncia a cui Renzo e Lucio, associazione nata a tutela dei diritti dei gay, ha dato voce esprimendo il proprio disappunto per quanto accaduto.

“I fatti sono ben diversi” si difendono dal locale. A parlare è Cippo, alias Ferruccio Gianola, proprietario del locale. “C’erano mia moglie e mia figlia al lavoro questo pomeriggio ed è successo tutto nel momento della chiusura del locale quando è stato detto alle ragazze di uscire. Fumavano la sigaretta elettronica dentro il bar, si abbracciavano, si baciavano e sono state viste toccarsi. Sono state richiamate perché  è un luogo pubblico e certe cose sono del parere che non si devono fare, per rispetto delle altre persone che lo frequentano. Avrebbero potuto esserci anche dei minori all’interno”.

 

Cippo, titolare dell’Oasi’s Bar

 

“Non sono state buttate fuori – prosegue Cippo – ma invitate ad allontanarsi dal bar poco prima della chiusura”.

La vicenda, diventata di dominio pubblico, ha sorpreso e amareggiato Cippo, che già deve fronteggiare le lamentele di alcuni vicini per il vociare dei clienti all’esterno del locale (leggi qui). “Se intendono andare avanti denunceremo loro e l’associazione. Nessuno è contro i gay qui, si chiede solo di essere rispettosi di un luogo pubblico e di chi lo frequenta”.