Reti del gas: tenere o (s)vendere? Comune ancora indeciso

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L'assessore Corrado Valsecchi
L’assessore Corrado Valsecchi

LECCO – “Non sarò io l’assessore che venderà le reti del gas a 2,4 milioni di euro, come a farlo non sarà il sindaco Brivio o la maggioranza. La decisione è difficile e vorrei che a prenderla sia l’intero Consiglio Comunale”.

L’assessore ai Lavori Pubblici Corrado Valsecchi ha confermato l’orientamento restio di Palazzo Bovara a vendere le reti del gas a seguito della svalutazione operata dal ministero sul costo complessivo del servizio, da 8 a 2,4 milioni di euro.

L’esito della valutazione ministeriale ha di fatto sospeso la decisione presa dal Comune di Lecco il 26 gennaio 2015 di vendere le reti del gas lecchesi: ora l’amministrazione dovrà decidere se proseguire con la revoca effettiva della vendita del servizio e rimanerne il gestore, incassando 180 mila euro annui (canone d’affitto stimato secondo gli stessi criteri ministeriali). Introito che, come specificato da Valsecchi, non sarà pieno tutti gli anni ma destinato ad un sostanziale decremento, a causa degli interventi di manutenzione previsti: il rischio, come spiegato, è di ritrovarsi tra anni senza soldi e senza le reti del gas.

Dobbiamo scegliere di che morte morire” ha detto Valsecchi durante la commissione di mercoledì sera “ora come ora vendere alle nostre condizioni, 8 milioni di euro, vorrebbe dire avere dei ricorsi sicuri, spesa che francamente non possiamo permetterci. Allo stesso modo non mi assumo la responsabilità di  svendere le reti a 2,4 milioni. Ci aspetta una decisione difficile, da parte mia chiedo a tutti voi un confronto aperto e sincero, che vada aldilà delle posizioni politiche”.

“Il problema del nostro scrupolo – ha proseguito Valsecchi – è che oggi siamo in una situazione che ci mette molto in imbarazzo: è come avere in una stessa squadra un fuori classe, in questo caso lo Stato, che ha giocato contro il comune in termini di proprietà”. Un problema, quest’ultimo, sul quale le amministrazioni comunali sarebbero intenzionate ad intervenire scrivendo direttamente al presidente del Consiglio Matteo Renzi, chiedendo di rivalutare la normativa vigente:

“La discriminazione delle proprietà tra amministrazioni pubbliche e privato non ha senso, non esiste che le valutazioni delle prime abbiano un valore e quelle del privato valgano il doppio” ha detto il consigliere Elisa Corti, concordando sull’intenzione di scrivere una missiva al capo del Governo. “L’importante – ha aggiunto il consiglieri Alberto Anghileri – è agire insieme, cioè se è solo Lecco a scrivere a Roma l’impatto è minimo, se già sono cinquanta Comuni a mettersi d’accordo la segnalazione avrà più peso. Se teniamo le reti il rischio è di perdere tutto certo ma è anche vero che in 12 anni le cose possono cambiare”.

 

rete gas

 

Per il 5 stelle Massimo Riva la vendita delle reti vincolerebbe troppo il Comune: “Aldilà del fatto che l’infrastruttura del gas è strategica per il territorio – ha detto – la scelta che dobbiamo prendere ci vincola dal punto di vista degli impegni di spesa: 8 milioni significano un certo agio, 2,4 è una riduzione notevole. Abbiamo già cambiato il piano di spese triennali, cerchiamo di capire la situazione con gli altri comuni, sono d’accordo di scrivere a Renzi ma suggerisco di attivare anche i parlamentari del territorio”.

“La decisione finale sarà presa dal Consiglio Comunale – ha concluso l’assessore Valsecchi – l’orientamento per ora è quello di non vendere il sistema di reti del gas lecchesi, non a queste condizioni. Ci mobiliteremo per una serie di iniziative verso il governo per cercare di dialogare sulla questione della proprietà”.