Richiedenti asilo: mille nel lecchese, nigeriani i più numerosi

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profughi ex convento (1)

 

LECCO – I dati di fine luglio parlano di 1038 richiedenti asilo ospitati nel lecchese: il numero più alto di migranti accolti è detenuto dalla struttura del Bione (203 ospiti) e dal Ferrhotel (139), entrambe gestite dalla Cooperativa Arca, segue il centro di accoglienza di Cremeno (134) coordinato dalla Domus Caritatis.

Gli altri centri dove si concentrano numeri più consistenti di migranti accolti sono quelli di Airuno (80) dell’associazione Progetto Itaca che gestisce diverse altre strutture in provincia tra cui quella di Ballabio (50). Importante anche il dato relativo ai migranti ospitati nell’ex convento di Maggianico (54) in capo alla Fondazione Sacra Famiglia.

La distribuzione è su tutto il territorio lecchese, da Colico (23) a Torre de Busi (21), a Malgrate sono circa un quarantina divisi in due differenti strutture gestite entrambe dalla cooperativa Itaca, passando poi a numeri più esigui, sotto la decina di persone, nelle altre comunità ospitanti.

TABELLA  – dati presenze 29 luglio 2016 (Prefettura)

PRESENZE MIGRANTI

Riguardo alle nazionalità dei richiedenti asilo, il numero maggiore riguarda i nigeriani (238), pakistani (199), cittadini del Gambia (90) e del Senegal (84); seguono i migranti del Mali (80) del Bangladesh (77), del Ghana e della Costa d’Avorio (59).

Si tratta per il 70% di adulti maschi, non mancano però donne ed anche minori non accompagnati. Di questi ultimi, nel 2016, ne sono stati presi in carico sono 27 dai servizi sociali del Comune di Lecco, di cui 15 ancora attivi.

Al compimento del 18 anno di età, se riconosciuti come profughi entrano nel circuito dell’accoglienza, in caso contrario vengono affidati a parenti che spesso vengono rintracciati in Italia, ottenendo il permesso di soggiorno. Alcuni di questi ragazzi, oggi, oltre ad essere regolarmente sul territorio sono stati anche introdotti al mondo del lavoro.

TABELLA – Nazionalità richiedenti asilo (Prefettura)

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