Rifiuti. Aumentano gli urbani, stabile la differenziata, i dati

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Da sinistra: Alessia Vitali e Sara Berizzi, Osservatorio sui Rifiuti, Bruno Crippa, consigliere delegato, Samuele Biffi, addetto stampa Provincia di Lecco, Mauro Colombo, Silea, Luciano Tovazzi, Direttore Settore organizzativo Ambiente e Territorio

 

LECCO – Più rifiuti urbani, stabile la percentuale di raccolta differenziata. Questo il quadro emerso dall’analisi dei dati di produzione e gestione rifiuti urbani in Provincia di Lecco nel 2016, presentati questa mattina in Provincia di Lecco.

Alla conferenza stampa erano presenti il consigliere provinciale delegato all’Ambiente Bruno Crippa insieme a Sara Berizzi e Alessia Vitali dell’osservatorio provinciale Rifiuti Urbani, il presidente Silea Mauro Colombo e il dirigente Direttore Organizzativa Ambiente e Territorio della Provincia di Lecco Luciano Tovazzi.

Nel 2016 la produzione dei Rifiuti Urbani ha registrato un aumento  del 3% rispetto al 2015, in linea con il trend regionale – ha illustrato Sara Berizzi – analizzando i dati sono state prodotte 155.816 tonnellate di rifiuti urbani, 4.544 in più dell’anno precedente. Accanto a questo dato emerge poi quello della produzione media pro-capite dei rifiuti urbani, passaa dai 445,89 kg/abitante del 2015 ai 459,31 kg/abitante del 2016, pari al +3%. Un valore – ha sottolineato Berizzi – comunque inferiore all’obiettivo previsto dal Piano regionale dei rifiuti per il medesimo anno, fissato a 462 kg/abitante”.

Di questi rifiuti urbani il 32,7% è costituito dalla Frazione residuale (rifiuto indifferenziato, comprensivo anche dello spazzamento strade), il 5,7% dagli Ingombranti e il 61,6% dalle Raccolte Differenziate: “Con una produzione di 95.917 tonnellate le raccolte differenziate hanno registrato un incremento di 2.265 tonnellate rispetto al 2015 – ha detto Berizzi – un dato penalizzato dal basso quantitativo di materiali recuperati dagli ingombranti. Tutte le frazioni  merceologiche oggetto di raccolta differenziata però hanno migliorato il proprio livello di intercettazione”.

Le maggiori quantità di rifiuti sono costituite dagli scarti vegetali (25,1%), umido (22%), sacco viola (18,4%), vetro (13,8%) carta e cartone (7,2%).

E’ il Meratese ad aggiudicarsi la Palma del Circondario “riciclone” nel 2016: con una percentuale del 65,1% si colloca infatti in cima alla classifica, seguito dal Casatese (65%), Valle San Martino (62,9%), Oggionese (62,1%), Lario Orientale (60,8%) e dal Lecchese (59,3%). Chiude la graduatoria la Valsassina (47,4%).

Sara Berizzi

Per quanto riguarda i Comuni virtuosi la Top Ten provinciale vede Dorio al primo posto, con il 77,6% di raccolta differenziata. Seguono Lierna (74,7%), Ello (74,1%), Erve (74,1%), Montevecchia (74%), Viganò (71,8%), Monticello Brianza (71,4%), Verderio (71,2%), Bulgiaco (70,4%) e Robbiate (69,8%). 61° posto per il comune capoluogo di Provincia, con una percentuale del 57,2% (un punto in meno rispetto al 2015).

Risultati comunque positivi, come commentato dal consigliere Bruno Crippa e dal presidente Silea Mauro Colombo, intenzionati ad incrementare le performance di differenziata: “Proprio oggi nella zona 2 di Lecco è cominciata la raccolta mono materiale della carta e cartone – il famoso ‘sacco’ giallo, ndr – che vorremmo introdurre in Provincia partendo dai comuni più grandi dal gennaio 2018. Introducendo quest’ulteriore livello di differenziata puntiamo a migliorare sempre di più l’impegno dei comuni e dei cittadini. Partiremo da Lecco, dove è aperto il banda per la fornitura dei contenitori gialli dove gettare carta e cartone. Ricordo – ha detto Colombo – che nella Valle San Martino abbiamo cominciato nel gennaio 2017 e mentre nei comuni piccoli non abbiamo avuto problemi a Calolzio ci è voluto quasi un mese per andare a regime”.

Per quanto riguarda il trattamento dei rifiuti la frazione residuale e gli ingombranti sono stati portati negli impianti provinciali, mentre la differenziata per il 36% in impianti extraprovinciali: il vetro in particolare è stato completamente esportato.

“I dati 2016 ci dicono che è necessario dare ulteriore spinta e forza alla raccolta differenziata e creare maggiore sensibilità tra i cittadini, spiegano cosa significhi l’economia circolare – ha detto Bruno Crippa – quello che separiamo e recuperiamo non è un rifiuto ma una risorsa”. “Se l’obiettivo è raggiungere il 67% di raccolta differenziata si tratta di una scelta convinta da cui non si torna indietro – ha concluso – resta da affrontare il problema del recupero dei rifiuti ingombranti”.

Resta aperta la questione della tariffa puntuale sui rifiuti: “Come sapete abbiamo sperimentato il sistema in alcuni paesi del lago raccogliendo risultati incoraggianti – ha detto Colombo – intercettando il 20% dei rifiuti indifferenziati che di solito finivano nel bianco. Da parte nostra c’è la volontà di introdurre la tariffazione puntuale a partire dal 2019, nei comuni che vorranno adottarla naturalmente. Non c’è infatti nessun obbligo”.