Rifiuti, la Tari aumenta. Polemica in Comune: “Il servizio oggi non va”

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L’assessore Ezio Venturini con il consigliere Andrea Frigerio e l’assessore Anna Mazzoleni

 

LECCO – E’ da settimane l’argomento più discusso, in città come sul web, tra foto postate sui social e commenti di spregio sui quei sacchi d’immondizia negli angoli delle strade del capoluogo, parliamo della raccolta rifiuti e la nuova notizia è destinata ad aumentare il malcontento tra i lecchesi: la Tari aumenterà, era già anticipato nelle dichiarazioni dei giorni scorsi (vedi articolo) e la conferma è arrivata in serata in municipio.

“Un aumento sensibile” ha spiegato l’assessore al Bilancio, Anna Mazzoleni, parlando ai consiglieri nella riunione della commissione congiunta di martedì. Cresce il piano finanziario, da un importo rimasto pressoché analogo, circa 7,2 milioni, dal 2015, ai 7,98 milioni di euro del prossimo anno, e con esso cresceranno le tariffe per i cittadini.

Un aumento proporzionale all’incremento del costo del servizio (la tassa rifiuti ha lo scopo di coprirlo integralmente), non sarà cambiata la ripartizione della tariffa sulle singole categorie, “i coefficienti sono rimasti immutati” precisa l’assessore. “La cifra è consistente – ha proseguito Mazzoleni – inutile negarlo, non fa piacere informare i cittadini di aumenti di tasse”.

Il motivo sta nei maggiori servizi chiesti a Silea per il capoluogo, lo ha spiegato Ezio Venturini, assessore all’Ambiente: “Si vuole migliorare la raccolta rifiuti e la pulizia della nostra città. Tra gli interventi richiesti c’è il potenziamento del servizio di svuotamento dei cestini, anche in orario serale in particolare nel periodo estivo, quando vi è un maggiore afflusso di persone. Ci si è lamentati della pulizia nei quartieri periferici e verrà incrementato il numero di operatori per la pulizia anche dei parchi e verranno acquistate dieci telecamere mobili per monitorare le zone della città” , quelle più sensibili all’abbandono dei rifiuti.

A pesare sul rincaro della Tari è anche il giro ulteriore di raccolta per il bidone giallo della carta, “dopo una prima sperimentazione quindicinale ci si è accorti che non era sufficiente a venire incontro alle necessità degli utenti allora si è deciso di sperimentare turni settimanali e questo ha un costo”.  Prossimamente, ha confermato nuovamente l’assessore, verrà deciso un giorno differente per la raccolta della carta e per quella del sacco viola, che oggi avvengono nella stessa giornata “per evitare che si allunghino i tempi di raccolta e il permanere dei sacchi fino a tarda mattinata”.

Non solo, precisa l’assessore: verrà effettuata una nuova campagna informativa e distribuiti dei calendari con i giorni della raccolta zona per zona e verrà anche incaricata una persona “di verificare l’operato di Silea” spiega Venturini, per assicurare che il servizio di raccolta sia adeguato.  Una novità, quest’ultima, sicuramente curiosa (che il Comune debba controllare l’operato degli incaricati di pulizia e raccolta) ma evidentemente utile a giudicare dalle perplessità espresse anche dai banchi dell’opposizione rispetto all’attuale servizio fornito alla città.

“Oggi ci viene reso un cattivo servizio, la città è sporca – ha denunciato Filippo Boscagli di Noi con L’Italia – dovremmo capire se quanto paghiamo corrisponde alla qualità di quanto ci viene offerto, sicuramente non vale tanto”.  Alberto Anghileri ha puntato il dito anche sulla “formazione ai cittadini che non ha funzionato, basta girare la città per capirlo”, chiedendo che il Comune diffonda dei calendari per aiutare i lecchesi nell’esporre correttamente i sacchi. “Certo c’è un problema che va risolto a monte, quello di come vengono imballati i prodotti. Non si può pensare che i cittadini debbano fare gli scienziati e capire come dividere i rifiuti o chiamare ogni volta Silea per avere chiarimenti”.

I consiglieri Filippo Boscagli, Cinzia Bettega e Andrea Corti

E’ quello che il consigliere Dario Spreafico ha definito il “terrorismo della monnezza”. “Le vecchiette chiedono dove smaltire le cose, la gente non sa più cosa mettere nei vari contenitori – ha sottolineato – e i servizi sulle strade non sono per nulla migliorati. Se questa è la politica non possiamo pretendere che la gente sia contenta di pagare di più”.  Lo stesso principio ribadito dal consigliere della Lega, Cinzia Bettega: “L’impegno alla differenziazione dovrebbe avere come obiettivo la riduzione dei costi, sono capaci tutti di dare un servizio migliore pagando di più”.

Una riduzione di costi che ora corrisponde a 160 mila euro in meno sullo smaltimento della carta, come riferito dal dirigente Elena Todeschini. L’assessore Venturini ha preventivato che, con l’introduzione già dal prossimo anno della tariffa puntuale, la spesa del cittadino dovrebbe finalmente diminuire.