Rifugi “Bietti-Buzzi” e “Elisa”: ecco chi sono i nuovi gestori

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Il rifugio Bietti-Buzzi, posto a una quota di poco superiore ai 1.700 metri, di proetà del Cai Griigne di Mandello. Nuovo gestore sarà Madama.
Il rifugio Bietti-Buzzi, posto a una quota di poco superiore ai 1.700 metri, di proprietà del Cai Grigne di Mandello. Nuovo gestore sarà Marco Madama, che subentra alla famiglia Nogara.

 

MANDELLO – Il “Bietti-Buzzi” e l’“Elisa” hanno i loro nuovi gestori. I relativi bandi per la conduzione dei due rifugi di proprietà del Cai Grigne di Mandello, situati rispettivamente nell’anfiteatro del Releccio e in Alta Val Meria, erano stati emanati lo scorso autunno con la doverosa precisazione – da parte dei vertici del sodalizio – che le candidature sarebbero state vagliate e analizzate sulla base del regolamento dei rifugi di proprietà appunto del Cai mandellese e tenendo conto delle caratteristiche dei candidati stessi.

A gestire da quest’anno il “Bietti-Buzzi” sarà dunque Marco Madama, residente ad Abbadia Lariana e componente del consiglio direttivo del gruppo alpinistico dei Corvi, mentre a occuparsi dell’“Elisa”, la cui prima inaugurazione risale al 1927 (il rifugio sarebbe poi stato incendiato dai nazifascisti nel ’44), sarà il mandellese Mauro Balatti, già collaboratore di Valerio Lafranconi durante la gestione di quest’ultimo, iniziata nel 2007 (a Lafranconi era subentrato nel 2010 Angelo Marchio di Rongio).

Madama è alla sua prima esperienza come gestore di un rifugio montano. Raccoglie l’eredità della famiglia Nogara, che ha portato avanti la conduzione del “Bietti-Buzzi” per ben nove anni, a partire dall’avvio del “nuovo corso” del rifugio posto a quota 1.719 metri, sul versante occidentale della Grigna settentrionale.

Non a caso lo scorso anno, nel momento di ufficializzare la decisione di interrompere quella non facile e tuttavia a suo modo esaltante esperienza, la famiglia Nogara si era raccomandata di prestare particolare attenzione nella scelta dei successori.

“Elisa e la sua famiglia – aveva ricordato in quell’occasione il presidente del Cai Grigne, Giancarlo Pomi – vorrebbero infatti che ciò che hanno creato nel corso degli anni con impegno e non pochi sacrifici non vada disperso, ma anzi continui con ottimi risultati”.

Il rifugio Bietti, che dispone di una trentina di posti letto, venne ideato e costruito nel 1886. Direttori dei lavori furono Carlo Magnaghi, Tranquillo Magriglio e Piero Fontana. I primi restauri furono operati nel 1904, seguiti da altre lievi modifiche nel 1913 e nel 1914, mentre nel ‘22 il rifugio venne completamente rimodernato.

Sopraelevato e ampliato nel 1950, rimase tale fino al 2009. Nel 2005, infatti, grazie a importanti donazioni effettuate in particolare dalla famiglia Buzzi di Mandello, il rifugio fu rilevato dalla sezione Grigne del Cai e inaugurato l’anno successivo appunto con la denominazione “Bietti-Buzzi”.

L'"Elisa", l'altro rifugio di proprietà del Cai Grigne. Posto a 1.515 metri di quota, in Alta Val Meria, sarà gestito da quest'anno da Mauro Balatti, mandellese.
L'”Elisa”, l’altro rifugio di proprietà del Cai Grigne. Posto a 1.515 metri di quota, in Alta Val Meria, sarà gestito da quest’anno da Mauro Balatti, mandellese.

 

Il rifugio Elisa, posto a una quota di poco superiore ai 1.515 metri, deve invece il nome a quello della figlia di Evangelista Ferrario, socio del Cai Mandello, che donò alla Sezione il terreno su cui erigere la costruzione.

Molti parteciparono con donazioni o anche con il semplice appoggio morale. Gino Carugati, uno dei pionieri dell’alpinismo mandellese e primo salitore del Sasso Cavallo, firmò una cambiale di ben 12.000 lire.

I lavori di edificazione, iniziati nel 1926, vennero ultimati a tempo di record e l’anno successivo il rifugio fu inaugurato alla presenza delle massime autorità del Club Alpino Italiano.

Durante un rastrellamento, nel novembre 1944, la “capanna” fu data alle fiamme e distrutta. Ma già nel ‘47 l’“Elisa – che dispone di venti posti letto – venne ricostruito.