Rifugio Caritas, Appello: “Resti aperto, il Comune trovi una soluzione”

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LECCO – “L’imminente chiusura del rifugio Caritas e quindi la prospettiva che i senza tetto, molti dei quali cittadini italiani e autoctoni, ritornino sulla strada da inizio Aprile pone interrogativi molto seri alla politica e alla cittadinanza attiva. In un momento dove è forte il dibattito sulle sorti del canile municipale inevitabilmente si alimentano le polemiche in città con un paradigma impietoso, ma inevitabile. La comunità ha più interesse per la salvaguardia del rifugio dei cani che per quello degli esseri umani?”.

E’ quanto si è chiesto Corrado Valsecchi, portavoce di Appello per Lecco. Una domanda che, spiega Valsecchi, “detta così la domanda evidentemente è un pugno nello stomaco, ma ci serve per aprire gli occhi e affrontare un problema che non può essere delegato solo all’abnegazione del volontariato, della Caritas e dei sacerdoti di buona volontà. E’ un problema che riguarda tutti”.

Corrado ValsecchiAppello per Lecco crede che la soluzione possa anche trovarsi ma serve tempo e il rifugio a fine marzo chiuderà i battenti. Per questo Appello per Lecco chiede alla Caritas e ai volontari di tenere aperta la struttura ancora per qualche settimana, lasciando il tempo di “affrontare nuovamente la questione anche a livello istituzionale per cercare di dare risposte idonee alle aspettative di questi sventurati e delle persone che li stanno aiutando”.

“Ci rendiamo conto che non è semplice trovare la soluzione giusta, ma dobbiamo tentare di dare una mano alle persone che vivono in un disagio profondo. Ma anche loro devono aiutarci ad aiutarli – scrive Valsecchi – Cercando di avere maggiori relazioni costruttive con il tessuto cittadino, cercando occasioni di lavoro che possano consentire di essere occupati durante il giorno e guadagnare un po’ di soldi, magari non sufficienti per risolvere i loro problemi, ma che possono ai più volenterosi cambiare la vita”.

Valsecchi auspica anche il coinvolgimento di qualche provato cittadino che abbia vani sfitti da mettere  temporaneamente a disposizione. Dopo aver aperto il suo intervento puntando il dito sull’impegno per salvare il rifugio per ‘ i quattro zampe’, Corrado Valsecchi precisa di non volere “il manifestarsi di un odioso e antipatico confronto tra le sorti del canile e quello del rifugio dei senza tetto”.