Rilancio turistico, Brambilla indica la via

Tempo di lettura: 4 minuti
Il Ministro al Turismo Michela Vittoria Brambilla

Un milione di euro per il rilancio del turismo lecchese. E’ quanto ha dichiarato oggi il Ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla giunta a Lecco, in occasione dell’incontro-confronto “Progettazione di sviluppo del territorio lecchese” organizzato dal PdL a palazzo Falck al quale hanno partecipato le associazioni di categoria e gli operatori di settore.  Del milione di euro, 900 mila arriveranno direttamente dal Ministero e i rimanenti 100mila arriveranno dalle casse provinciali.

Il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla

Un progetto, quello annunciato dal Ministro, che sta all’interno di un più ampio progetto denominato “Acque di Lombardia: fiumi, laghi e navigli” per il quale sono stati destinati complessivi 2 milioni e 300mila euro. Mentre la somma stanziata per l’intero intervento di rilancio turistico lombardo ammonta a 7 milioni e 300mila euro, dei quali un milione, come già detto, sarà destinato al territorio lecchese.

“Abbiamo focalizzato l’attenzione sul territorio di Lecco con l’obiettivo di valorizzarlo – ha esordito il ministro Brambilla – obiettivo che raggiungeremo attraverso il potenziamento e la fruibilità della sponda lecchese e la navigabilità delle acque del lago, mediante interventi di sistemazione della mobilità dell’area, delle infrastutture esistenti e di ottimizzazione dei servizi portuali.” Entrando nello specifico il ministro ha poi aggiunto: “Verranno realizzati una serie di interventi, tra i quali la riqualificazione del porto di Parè a Valmadrera e la creazione di un attracco per la sosta notturna dei battelli, nuovi attracchi a Malgrate, si provvederà allo sviluppo della navigazione lacustre e all’implementazione di un sistema di mobilità dolce integrabile con la realizzazione di piste ciclopedonali. E ancora promuoveremo iniziative di valorizzazione della storia industriale del territorio, con particolare riferimento al marchio Moto Guzzi”.

Non solo lago, ma anche montagna… “Promuoveremo la montagna in un’ottica di destagionalizzazione, di accessiblità e di fruizione sostenibile, valorizzando la vacanza di esperienza legata alla natura, allo sport e più in generale al benessere”, progetto sviluppato su tutto il territorio regionale e per il quale sono stati destinati 2 milioni 18mila euro più spiccioli, così divisi: 1 milione  e817mila euro arriveranno dal Ministero e 201mila euro li metterà la Regione.

Per quanto concerne le tempistiche, sonostati stimati 28 mesi di tempo per la realizzazione del progetto di sviluppo della sponda lecchese: “I lavori – ha precisato il ministro – prenderanno il via il prossimo settembre e verranno ultimati indicativamente entro il dicembre del 2013”. Un anno di più ci vorrà invece per la realizzazione del progetto legato alla montagna.

Seduti al tavolo dei relatori insieme al ministro Brambilla, anche il presidente della Provincia di Lecco, Daniele Nava, l’assessore al Turismo della provincia Fabio Dadati e il coordinatore provinciale del PdL Dario Perego. Nava, nel suo intervento che ha anticipato l’arrivo del ministro,

Il presidente della Provincia di Lecco Daniele Nava

ha voluto sottolineare ai pubblico presente (circa un centinaio le persone intervenute) che “questo incontro non vuole tirare la volata ai candidati sindaci del PdL (molti dei quali presenti, ndr) in vista delle elezioni comunali in programma sabato e domenica prossimi. Bensì, si tratta di un incontro per discutere di Turismo, una voce importante per la crescita del nostro territorio”. Nava non ha mancato di lanciare una frecciatina: “Ci sono zone incredibilmente attrattive in chiave turistica, ma che nei fatti non lo sono perchè prive di infrastrutture. Non mi riferisco solo a quelle pubbliche, ma anche e soprattutto a quelle private. E per agevolare gli investimenti le Amministrazioni comunali, che hanno grandi poteri decisionali, dovrebbero imparare ad agevolare chi vuole investire. Invece accade il contrario, com’è capitato recentemente in alcuni Comuni. Questo non è più ammissibile se si vuole rilanciare il turismo”.