Ristorexpo: la 20esima edizione si chiude con oltre 20 mila presenze

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ERBA – Vent’anni sono solo un numero, una parola. Ma portano con sé un bagaglio emozionale immenso, il frutto dell’impegno continuo di un Salone che si è saputo costruire, un passo alla volta, il sentiero che guida all’eccellenza.
“Quando siamo partiti, tutto era una grande scommessa, un salto nel buio – esordisce Giovanni Ciceri, ideatore della manifestazione e Presidente di Lariofiere – Gli inizi non sono stati facili, essere considerati nel mondo dell’enogastronomia richiede tempo, talento e passione. Determinante è stato l’asse collaborativo creato con Slow Food e con Jeunes Restaurateurs d’Europe, il cui supporto ha guidato fin dai primi tempi la manifestazione sul binario giusto.

Negli anni ci siamo poi impegnati a cambiare format senza paura, mutando tempistiche ed iniziative, cercando sempre di essere sempre un passo avanti, guardando oltre, anticipando le tendenze – prosegue Ciceri – Il mondo dell’enogastronomia è cresciuto e si è evoluto, e così ha fatto Ristorexpo: spettacolare quanto basta, educativo e formativo, il Salone si è sempre contraddistinto per la passione che lo guida.

 

Il talento? – il Presidente si concede un sorriso – Quello lo lasciamo giudicare ai nostri ospiti. Ma i numeri non mentono: con più di 20.000 ingressi, di cui più dell’85% operatori qualificati, 200 aziende espositrici rappresentanti oltre 350 marchi e 100 cantine, l’anno XX rappresenta il nostro massimo successo. Ma non ci fermiamo qui!”

Vent’anni sono quindi anche un numero, anche una parola, ma sono soprattutto una storia. Di passione, e di crescita continua.

Quest’anno oltre a chef famosi quali Davide Scabin, Anthony Genovese, Nicola Russo e Peppe Zullo, un’intera nazione ha deciso di fraternizzare con la Mostra. Dalla Polonia sono arrivati Justyna Adamczyk, Editor-in-Chief della prestigiosa guida Gault&Millau, chef come Andrea Camastra, Michal Brys e Lukasz Budzik e bartender noti a livello internazionale, oltre a dieci espositori scelti come ambasciatori della cultura polacca in Italia.

 

Ed è proprio sugli espositori che l’intera manifestazione si impernia, come una gigantesca ruota variopinta che ruota intorno al proprio fulcro fondamentale. Sono presenze come quelle di Angelo Po e di Electrolux quelle che, in virtù della loro rilevanza a livello nazionale e oltre, rivestono il Salone di quell’aura di professionalità che da sempre lo caratterizza.

Il ventennale vede poi la prima partecipazione di un Gruppo, quello Santa Margherita, la cui notorietà in Italia e nel mondo non va nemmeno ricordata. Una storia dipanatasi dagli inizi del ‘900 in Veneto, dove in un’area depressa Gaetano Marzotto gettò i semi di una rinascita economica capace di rinvigorire territori sottovalutati dal punto di vista agricolo ed enologico. Quasi un secolo dopo, Santa Margherita è tra i gruppi vinicoli più importanti a livello mondiale: è un onore poterli ospitare nei saloni di Ristorexpo.