Rivabella: la ciclabile raddoppia, le risorse attraverso un bando

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LECCO – Novità in vista per i tanti frequentatori della ciclabile di Rivabella: la Giunta comunale di Lecco ha approvato in questi giorni il progetto preliminare per il raddoppio della pista, nel tratto dal Bione a piazza delle Nazioni, per garantire maggiore spazio e sicurezza ai suoi utilizzatori.

Un intervento finalizzato a dividere i ciclisti da chi fa jogging oppure semplicemente si gode una passeggiata, creando due percorsi che scorreranno paralleli ma distinti e distanziati, proprio per assicurare più sicurezza ai fruitori dell’area.

L’iniziativa dell’amministrazione comunale era stata ideata a seguito della partecipazione del capoluogo manzoniano al bando “Brezza” lanciato nel 2014 da Fondazione Cariplo per contribuire alla realizzazione di studi di fattibilità operativa di dorsali e piste cicloturistiche lungo gli affluenti del fiume Po, per poi evolversi in un passaggio ulteriore:

L'assessore Bolognini
L’assessore Bolognini

“Attraverso il bando Brezza puntiamo alla sistemazione del tratto di nostra competenza , quello del lungolago e i collegamento tra il centro città e Maggianico – spiega l’assessore Gaia Bolognini – il 21 dicembre abbiamo compiuto un passo oltre, deliberando il progetto preliminare per il raddoppio della pista ciclabile a Rivabella per il quale puntiamo ad ottenere finanziamenti europei attraverso la Regione”.

Nello specifico si tratta del bando POR FESR 2014-2020 destinato ai progetti per la mobilità ciclistica da cofinanziare con le risorse del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale che mette a disposizione di enti e comuni un finanziamento complessivo di 20 milioni di euro.

Il costo dei lavori per il raddoppio della ciclopista di Rivabella si aggirerebbe intorno agli 800 mila euro che, nel caso di accoglimento del progetto nel bando, verrebbe finanziato per il 70% con fondi europei e il restante dal Comune. “Bisognerà poi realizzare il progetto esecutivo e provvedere alla messa a gara  – conclude l’assessore –  prevediamo l’intervento tra il 2016 e il 2017”.