Ronzoni riconfermato alla guida dell’Arci provinciale

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Davide Ronzoni

Davide RonzoniLECCO  – Dopo il Congresso dello scorso sabato, il neo eletto Consiglio Direttivo del Comitato Provinciale Arci Lecco si è riunito giovedì 6 febbraio 2014 presso la sede dell’Associazione per la prima volta in questo nuovo mandato: in questa occasione i Consiglieri hanno eletto all’unanimità Davide Ronzoni Presidente del Comitato Provinciale Arci Lecco e Simona Piazza Vicepresidente del Comitato Provinciale Arci Lecco.

Il nuovo Consiglio Provinciale è composto da 6 donne e 5 uomini e l’età media è sotto i 40 anni.

La nuova dirigenza di Arci Lecco, come già è stato espresso nel Congresso di sabato 1 febbraio 2014, si impegnerà, in questo prossimo mandato, ad avviare un percorso di riscoperta del senso profondo di essere Soci Arci attraverso un impegno diretto dei Consiglieri neo eletti sia verso Presidenti e i Consiglieri dei Circoli che da Soci volontari (ad oggi 200 nel Comitato e nei Circoli della provincia) presenti in ogni base associativa fornendo occasioni di formazione, supporto, scambio delle buone prassi associative e confronto sulle difficoltà che ogni giorno ci troviamo ad affrontare.

“In tal senso verrà istituita anche l’organizzazione di un’assemblea annuale dei Presidenti di Circolo per creare maggiore scambio delle buone prassi e confronto sulle difficoltà – spiegano dall’ARCI – Come è già stato fatto in questi ultimi anni, il Comitato si impegnerà ad individuare nuovi spazi e sviluppare nuove esperienze aggregative e culturali in Lecco e in provincia, come il neo nato Circolo La Ferriera”.

In ambito culturale, si implementerà il lavoro sulla creatività giovanile, sulla musica dal vivo (anche battendosi per cambiare le normative che ne ostacolano la fruizione da parte di tutti), sulle tematiche della Resistenza, sulla promozione della lettura e della pratica del bookcrossing nonchè sull’educazione popolare, mediante lo sviluppo di nuove proposte corsistiche.

Si lavorerà con sempre più convinzione sul tema dell’Antimafia Sociale, dell’ Educazione alla Legalità, del sostegno, dell’educazione , del contrasto della dispersione scolastica, della promozione della solidarietà e delle culture “altre”.

“L’Arci non smetterà di sostenere campagne per i diritti individuali come quella sul testamento biologico, quella per il mantenimento dei diritti dei lavoratori nelle fabbriche, quella per il riutilizzo dei beni confiscati alle mafie, per una legge che condanni la tortura , per il rispetto del referendum sul mantenimento dell’acqua come bene comune e pubblico insieme al Comitato Acqua, per i diritti dei migranti all’interno del coordinamento “l’italia sono Anch’io” – proseguono dall’associazione – per lo ius soli e il voto dei nuovi cittadini italiani, per la chiusura dei Centri di Identificazione ed Espulsione, per il disarmo in Libia, Siria ed in qualsiasi altro territorio martoriato dalla guerra, per far sì che I soldi spesi per l’acquisto dei cacciabombardieri F35 e per la TAV siano usati per il sociale, per sostenere I popoli oppressi come quelli di Palestina e Saharawi, per sostenere le correnti laiche che si sono ribellate ai regimi di oppressione nordafricani, per il rispetto dei diritti di tutte e di tutti”.

Sarà ancora forte l’impegno per la tutela dell’ambiente e per la promozione di nuovi stili di vita sostenibili anche incentivando la nascita di gruppi acquisto solidale e collborando con le federate arci movimento consuemtori e legambiente, promuovendo la finanza etica.

“E’ importante continuare su questa strada, intrapresa dal Comitato ormai da quattro anni, quella di tessitori di relazioni: perchè solo l’unione di intenti e una rivendicazione su scala più ampia dei diritti associativi possano portare a risposte che siano realmente utili a tutti – concludono – Il valore e i principi dell’ Arci, in questa fase di crisi, ci “costringono” a non piegare il capo, a continuare a promuovere cultura, a confrontarci, a sviluppare un pensiero critico, a formarci ed a crescere come abbiamo fatto in questi anni e, anzi, aumentando sempre più i momenti di incontro e di libera discussione.”