Rotary Lecco Le Grigne: “Caporetto: analisi di una sconfitta”

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LECCO – Serata all’insegna della riflessione su di importante evento di Storia Italiana ed Europea, quella di giovedì scorso per il Rotary Club Lecco Le Grigne.

La conviviale è stata infatti caratterizzata da una relazione del Generale in congedo Luigi Scollo sulla sconfitta di Caporetto.

In esordio di riunione, il presidente Pietro Gomarabico ha opportunamente fatto osservare un minuto di silenzio, non solo in ricordo dei caduti su tutti i fronti della “Grande Guerra”, ma anche in omaggio alle tre donne morte nell’incidente ferroviario, avvenuto in mattinata alle porte di Milano.

Il Generale Scollo, originario di Como, vanta al proprio attivo la partecipazione a più di una missione internazionale, a capo di unità di Bersaglieri. Proprio per questo, al suo ingresso in sala è stato simpaticamente accolto dal suono dell’inno del Corpo, vale a dire il noto e amato “Flick Flock” . Laureato in scienze strategiche ed in Scienze Politiche, dopo aver assunto il rango di sottocapo di Stato Maggiore operativo e di addetto militare presso l’ambasciata italiana in Egitto e Sudan, l’Alto Ufficiale ora svolge attività di divulgazione storico-scientifica, su vicende strategico-militari del passato, con pubblicazione di libri ed articoli su riviste specializzate.

Caporetto, come ha spiegato il Generale in congedo, rappresentò un terribile rovescio per l’Esercito Italiano, da cui peraltro le Forze Armate, sostenute dal Paese seppero riaversi, con strenua resistenza che porto poi, un anno dopo, alla vittoria. Inevitabile la ritirata, cui il 7 novembre seguì la destituzione di Cadorna, sostituito dal Generale Armando Diaz ed il formarsi della cosiddetta “Linea del Piave”, dapprima baluardo difensivo e poi, a partire dal 24 ottobre 1918, punto di partenza per la controffensiva vincente, da parte dell’Italia. Proprio in ricordo di questa fase della Guerra, al termine della relazione, i presenti hanno ascoltato in piedi le note della “Leggenda del Piave”, accompagnata da una commovente proiezione dell’epoca sui combattimenti di quel periodo.