Rotatoria in galleria, “Vivere Varenna”: “Inutile e costosa”

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Un tratto della galleria di Varenna lungo la strada provinciale 72.
Un tratto della galleria di Varenna lungo la strada provinciale 72.

VARENNA – Il progetto, redatto dagli ingegneri Luigi e Fabio Bernardi di Colico, è della fine del 2013 e prevede la realizzazione di una rotatoria in galleria all’intersezione di viale Polvani con la strada provinciale 72.

Obiettivo dell’intervento è quello di risolvere le problematiche legate al traffico veicolare che interessa il vecchio nucleo di Varenna, dopo che con questa stessa finalità (ma anche per migliorare l’accessibilità alla strada provinciale  65, che nel suo sviluppo interessa i comuni di Perledo e Esino Lario) era stata realizzata – ed è operativa da maggio dello scorso anno – un’altra rotatoria in località Malpensata, appena oltre la galleria omonima che si incontra uscendo dall’abitato di Varenna per immettersi sulla Provinciale 72.

Pinuccio Dajelli, capogruppo di "Vivere Varenna".
Pinuccio Dajelli, capogruppo di “Vivere Varenna”.

Nella relazione tecnica che accompagnava il progetto esecutivo si affermava che, considerata l’impossibilità dal punto di vista paesaggistico e ambientale di  realizzare una rotatoria all’esterno dell’ingresso sud della galleria della Provinciale 72 “in quanto le strutture aggettanti (termine che sta a indicare qualsiasi corpo o elemento che sporga da una parete verticale, ndr) interesserebbero in modo significativo il giardino di Villa Monastero”, era stata individuata appunto nella  rotatoria in galleria e relativo  collegamento, sempre in galleria, con viale Polvani la soluzione che, pur incrementando i costi, avrebbe consentito di ottenere una serie di vantaggi.

Tra gli altri, venivano indicati la riduzione dell’impatto paesaggistico  e ambientale, il miglioramento delle condizioni di sicurezza grazie al numero ridotto di punti di conflitto e alle ridotte velocità di transito e la possibilità di operazioni di svolta più facili e con tempi di attesa inferiori rispetto ad altri tipi di incrocio.

Inoltre si parlava di “maggiore versatilità nella gestione delle fluttuazioni del traffico rispetto agli incroci con semafori a tempi fissi, della possibilità di compiere inversioni di marcia in modo sicuro e senza dover effettuare pericolose svolte a sinistra, di minori emissioni inquinanti e minori consumi, a parità di traffico, rispetto a intersezioni semaforizzate e della semplificazione della segnaletica verticale, che risulterebbe poco ingombrante e di facile comprensibilità”.

Il volantino distribuito in questi giorni a Varenna dal gruppo consiliare di minoranza.
Il volantino distribuito in questi giorni a Varenna dal gruppo consiliare di minoranza.

Un milione 700mila euro il costo complessivo del progetto, tornato ora di stretta attualità dopo che nei giorni scorsi il gruppo consiliare di minoranza “Vivere Varenna” ha diffuso in paese un volantino in cui esprime netta contrarietà all’intervento.

I consiglieri di opposizione non esitano a parlare di “una ferita nella roccia che non si rimargina” e contestano apertamente i costi da sostenere per l’attuazione del progetto.

“La novità per il 2015 – scrivono i consiglieri Pinuccio Dajelli, Nives Balbi e Mauro Manzoni – è un’altra rotonda, scavata nella roccia in galleria con sbocco in viale Polvani”.

“Un milione 700mila euro di costo, più 562.000 euro di interessi sul mutuo a tasso variabile – aggiungono – rappresentano per il paese un debito  di circa 78.000 euro all’anno (6.500 euro al mese), tutto a carico del Comune, pari a 103 euro all’anno per persona, neonati compresi, per 29 anni”.

Gli esponenti di minoranza continuano: “Questo è l’impegno che il sindaco Carlo Molteni, il suo assessore ai Lavori pubblici Paolo Ferrara e la Giunta tutta hanno deliberatamente preso”.

Poi un ulteriore affondo: “Dopo Tari, Imu e tutto il resto arriva anche questa legnata sulla pelle dei cittadini. Con l’economia che va a rotoli e con il peggio che può ancora venire è il caso?”. E altri interrogativi: “Perché questi ci sfilano dalle tasche altri risparmi? Come si permettono? A chi giova? E cosa guadagnano i varennesi da questa opera?”.

Quindi l’ultima domanda, rivolta direttamente ai cittadini: “Qualcuno vi ha chiesto qualcosa?”. E in questo inizio di 2015 a Varenna il clima politico-amministrativo rischia di divenire subito caldo.