Scuola: via al progetto lecchese contro violenza e bullismo

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bullismoLECCO – Regione Lombardia ha accolto la richiesta di finanziamento del progetto “La parità di genere: dai banchi di scuola alla vita sociale e lavorativa”, presentato dalla Provincia di Lecco in partenariato con la Camera di Commercio di Lecco, l’Ufficio Scolastico provinciale di Lecco, il Comune di Lecco, il Politecnico Polo Territoriale di Lecco e l’Istituto Comprensivo Lecco 1, sul bando Progettare la parità in Lombardia 2013.

Il progetto ha come destinatari principali i preadolescenti, gli adolescenti e i giovani nei loro contesti scolastici. In particolare si lavorerà con una scuola secondaria di primo grado della città di Lecco, con alcuni Licei, Istituti Tecnici e Istituti professionali e con gli studenti del Politecnico.

Lo scopo del progetto è quello di sviluppare negli studenti una sensibilità rispetto al tema della dignità umana e della pari dignità dei generi e delle culture, così da prevenire situazioni di bullismo, abuso, violenza, mobbing, stalking già oggi tra i banchi e domani nella società civile e nel mondo del lavoro.

Il progetto, dal costo complessivo di 20.000 euro, ha ottenuto il finanziamento massimo ammesso di 10.000 euro, si articola in specifiche azioni, considerando come prioritario l’intervento nell’ambito della lotta agli stereotipi e alle discriminazioni di genere, e prevede un momento finale di incontro con i soggetti coinvolti per elaborare gli strumenti per la verifica e la valutazione finale. Il costo è a carico dei soggetti partner che si impegnano a svolgere le attività per ciascuno individuate nel progetto stesso.

“Il finanziamento ottenuto – commenta la presidente della Commissione per le Pari Opportunità della Provincia di Lecco Giovanna Butta – riconosce e valorizza innanzitutto lo sforzo dei partner di condividere l’idea di un progetto di rete strategico per promuovere e diffondere una cultura improntata al pieno rispetto della dignità della persona, in particolare della donna, partendo proprio dalle giovani generazioni per favorire mutamenti sotto l’aspetto culturale. L’azione della Provincia, condivisa con la Camera di Commercio, realizza un percorso già sperimentato con successo negli scorsi anni scolastici per alcuni Licei, Istituti Tecnici e Professionali, con a tema L’immagine della donna attraverso l’arte e i media. L’ambiente in cui i giovani sono immersi, le immagini e i messaggi che li bombardano con sempre maggiore insistenza, attraverso mezzi sempre più tecnologici, promuovono comportamenti a volte non rispettosi della dignità umana in generale e della figura femminile in particolare; eppure l’educazione dei ragazzi oggi passa anche e più incessantemente proprio da questi mezzi, per cui risulta importante un’educazione critica ai media e all’informazione. Attraverso questi momenti di formazione si intende offrire agli studenti e ai loro docenti alcuni spunti di riflessione sul tema dell’immagine della donna attraverso l’arte tradizionale e i nuovi media, con un focus specifico sul tema del lavoro e delle pari opportunità di genere”.

“Piena soddisfazione – dichiara l’assessore alle Pari opportunità del Comune di Lecco Francesca Bonacina – per il risultato raggiunto a favore della promozione della parità nel lecchese che, grazie alla collaborazione tra enti, Provincia di Lecco, Comune di Lecco, Camera di Commercio, Ufficio Scolastico Territoriale, Scuole secondarie di primo e secondo grado e Politecnico, ha permesso al territorio di accedere ai fondi regionali stanziati per progettare la parità, che consentono di dare impulso a nuove azioni concrete in questo campo. Tra gli ambiti di azione possibili abbiamo voluto privilegiare il tema della prevenzione, un aspetto cruciale se si vuole che la promozione della parità non resti una dichiarazione di intenti ma si trasformi in comportamenti e pratiche ordinarie; un obiettivo certamente ambizioso e che può dare risultati solo tramite una convinta sinergia tra coloro che sono coinvolti nei processi di educazione, a partire dai ragazzi stessi per arrivare alle famiglie, ai docenti e alle istituzioni. La proposta che abbiamo formulato alla Regione parte da un approccio integrato tra i diversi Enti promotori e punta l’attenzione al contrasto agli stereotipi che possono generare disparità, che portano alla mancanza di rispetto dell’altro fino a condurre, in alcuni casi, a veri e propri atti di sopraffazione. Un impegno che come Comune di Lecco stiamo portando avanti anche nel campo più specifico della violenza di genere in qualità di capofila di un progetto territoriale integrato che, unitamente agli Enti del Tavolo provinciale della rete antiviolenza, nelle prossime settimane verrà preso in esame dalla Regione ai fini di un possibile finanziamento. In un periodo difficile come questo lavorare insieme condividendo idee e competenze è una strategia che paga dal punto di vista non solo delle risorse economiche, ma anche e soprattutto dei risultati che si possono ottenere a beneficio delle persone e del territorio. Su questa linea avanti tutta”.

Anche per Rossella Pulsoni, Segretario Generale della Camera, “il finanziamento regionale sul Progetto è un segnale positivo e molto importante”. La soddisfazione è pure espressa nella sua qualità di Presidente del Comitato per l’Imprenditoria Femminile che è stato coinvolto nell’adesione del progetto stesso. “Questo finanziamento è la concreta dimostrazione che quando la progettualità è forte e di qualità non è difficile attrarre risorse, soprattutto se il progetto, come in questo caso, è frutto della co-creazione di diversi soggetti istituzionali e non, ciascuno portatore di buone idee e competenze. La Camera, per scelta strategica oltre che per ruolo istituzionale, investe da sempre sulla formazione, sull’orientamento scolastico, sull’innalzamento delle competenze e della conoscenza: la necessità è soprattutto quella di sostenere processi di innovazione e ricerca nelle Imprese, alimentando continuamente il dialogo tra queste, la scuola, l’Università. A maggior ragione l’adesione al progetto anche del Comitato per l’Imprenditoria Femminile, anch’esso impegnato in questo dialogo e in altri progetti, è perché l’obiettivo è quello di sostenere in generale la crescita e l’affermazione delle nuove generazioni nella vita lavorativa, sociale e di relazione, ben al di là di quelle che sono le differenze di genere”.

Percorso formazione scuola secondaria primo grado A. Nava
L’azione Maschere nude: oltre la maschera del genere per riscoprire il vero della persona intende diffondere strumenti per una più attenta riflessione sulle potenzialità e sul ruolo della relazione educativa nel promuovere un’educazione di parità, libera da pregiudizi e stereotipi, in particolare quelli di genere, nella consapevolezza della necessità di educare le nuove generazioni al rispetto della persona e anzi alla valorizzazione delle differenze di genere.

Percorso formazione scuola secondaria secondo grado
Il percorso di formazione L’immagine della donna attraverso l’arte e i media intende offrire agli studenti e ai docenti alcuni spunti di riflessione sul tema dell’immagine della donna attraverso l’arte tradizionale e i nuovi media, con un focus particolare sul tema del lavoro e delle pari opportunità di genere. Il progetto si pone in continuità con gli interventi svolti già gli anni scorsi negli istituti superiori della provincia, che hanno suscitato grande interesse da parte degli studenti e degli insegnanti coinvolti.

Percorso formazione studenti Polo Territoriale di Lecco del Politecnico di Milano
L’azione Mi Ri-Conosco intende avviare con gli studenti del Politecnico di Lecco la riflessione sul proprio specifico di genere, partendo da due principi basilari: la differenza tra il maschile e il femminile come valore (l’uguaglianza tra le persone è riferibile ai diritti, non è omologazione); il genere diviene (più complesso del dato biologico del sesso). Con questo percorso si cercherà di far emergere, attraverso gli stimoli formativi proposti, la percezione del sé in relazione alla costruzione della personale appartenenza a ciascuno dei due generi, verso la serena accettazione della propria dimensione individuale, di coppia e sociale, da cittadini e cittadine (in attuazione degli articoli 2 e 3 della Costituzione italiana).