Scurria (Casa comune): “Dove sono i progetti di sviluppo per Mandello?”

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Grazia Scurria, capogruppo di "Casa Comune" in consiglio comunale a Mandello.
Grazia Scurria, capogruppo di “Casa Comune” in consiglio comunale a Mandello.

MANDELLO – “Nell’ultimo consiglio comunale l’Amministrazione Fasoli ha presentato le sue linee programmatiche 2015-2020, un documento che dovrebbe delineare l’azione politico-amministrativa strategica per i prossimi 5 anni. Nonostante venga annunciato un nuovo futuro per Mandello, il programma politico-amministrativo è più simile a una relazione contabile senza idee e senza la concretizzazione delle promesse elettorali: si limita infatti all’ordinaria amministrazione, alla riproposizione di tanti progetti già attuati dall’amministrazione di Casa Comune nel decennio trascorso ed è priva, per il resto, di un pensiero o progetto di sviluppo per il paese. E soprattutto dove sono gli impegni veri che dovrebbero fare seguito alle promesse elettorali del “Paese di tutti”?”.

Grazia Scurria giudica così le linee programmatiche presentate da sindaco e giunta nella seduta di consiglio comunale dello scorso 30 settembre.

“Nessun accenno a una politica di riduzione delle tasse, tanto declamata in campagna elettorale e già smentita nei fatti con l’aumento dell’addizionale Irpef – scrive in una sua nota il capogruppo di “Casa Comune” – In campo sociale non c’è alcun accenno ai nuovi bisogni che emergono dalla società, determinati dall’invecchiamento della popolazione, dalla disabilità e dall’aumento della popolazione immigrata. Non c’è alcun riferimento alle iniziative di supporto alla genitorialità, alle politiche tariffarie, alle iniziative di conciliazione dei tempi di vita e lavoro, tutti provvedimenti che hanno consentito in questi anni di crisi economica di dare un sostegno concreto alle famiglie, oltre che un supporto in un periodo di profonda difficoltà nell’affrontare il ruolo di genitori”.

Sempre a giudizio del capogruppo dello schieramento di centrosinistra “non si legge una vera politica delle pari opportunità per le quali è stata istituita una delega specifica al vicesindaco, che rischia di rimanere espressa soltanto sulla carta”.

“La promozione della  cultura – prosegue Grazia Scurria – è delegata totalmente alle associazioni, senza alcuna idea dell’Amministrazione. Come pensiamo di dare un futuro a Mandello e alle nuove generazioni se le politiche giovanili sono assenti e se non pensiamo a serie politiche di sviluppo turistico? L’assessore al Turismo lo ha detto chiaro in Consiglio: non si può pensare a uno sviluppo turistico senza che vengano realizzate le strutture previste. E allora che importanza dà “Il paese di tutti” alle attività commerciali e ricettive del territorio? Non contano nulla nella vocazione turistica del nostro paese? Pare di sì e sicuramente è così, se l’Amministrazione non è in grado di proporre loro un’alleanza che porti benefici al paese”.

L'area dell'ex Vellutificio Redaelli di Mandello è al centro di un progetto di riqualificazione.
L’area dell’ex Vellutificio Redaelli di Mandello è al centro di un progetto di riqualificazione.

 

Il capogruppo di minoranza continua: “L’unico settore in cui l’Amministrazione sembra avere qualche idea è quello delle opere pubbliche, ma ciò che vuole realizzare per lo sport costerà alla comunità molto più dei 4 milioni di euro che “Casa Comune” aveva previsto per il centro sportivo in Carbè, senza dare a Mandello gli stessi benefici: a Carbè si concentravano tutti gli impianti in un unico luogo, con previsione di un assetto viabilistico che avrebbe riordinato tutta l’area oggi molto frammentata. “Il paese di tutti”, invece, separa gli impianti, li sposta, gira di 90° il campo sportivo e manda a monte il progetto dell’area ex Vellutificio, eliminando la sala di 500 metri quadrati prevista nel programma integrato di intervento già presentato alla cittadinanza e agli enti sovraordinati, compromettendo per sempre la sistemazione viabilistica della parte bassa di Mandello e di Carbè, magari per ridare a questa area la destinazione esclusivamente residenziale di una volta”.

Infine le ultime considerazioni: “Se l’Amministrazione Fasoli pensa di fare soltanto la piccola manutenzione, di annunciare grandi opere che non potranno essere realizzate se non compromettendo tutti i provvedimenti che sostengono la vita quotidiana dei nostri concittadini, che si troveranno a pagare più tasse e a non avere alcun sostegno, allora tanto vale lasciar governare i tecnici. Sindaco e assessori non hanno messo nelle linee programmatiche nulla che possa fare del bene alla nostra comunità”.